MILANO - L’acqua, elemento vitale per la sopravvivenza umana, ha sempre occupato un posto centrale nella coscienza collettiva delle civiltà. La sua presenza nella mitologia, nelle religioni e nei sistemi simbolici di diverse culture del mondo testimonia la profondità del suo significato simbolico. Attraverso miti, leggende e rituali, l’acqua si configura come un archetipo universale, veicolo di vita, purificazione, trasformazione e potere spirituale.
L’acqua come simbolo universale: vita, purificazione e rigenerazione
Vita e fertilità
In molte tradizioni mitologiche, l’acqua è simbolo primario di vita e fertilità. Rappresenta l’origine della vita stessa, essendo associata a mari primordiali e acque cosmiche da cui tutto nasce.
- Mitologia sumera e mesopotamica: il mito della creazione parte dal caos acquatico (Abzu e Tiamat), da cui emerge l’ordine cosmico. Le acque primordiali simboleggiano il potenziale creativo e l’origine della vita.
- Mitologia egizia: il Dio Nun rappresenta le acque primordiali da cui emerse il dio creatore Atum. Le inondazioni annuali del Nilo, fonte di fertilità per la terra, sono sacralizzate come manifestazione dell’elemento vitale.
Purificazione e rinascita
L’acqua è anche veicolo di purificazione rituale, lavaggio del peccato o impurità e quindi emblema della espiazione, e simbolo di rinascita spirituale.
- Cristianesimo: il battesimo con acqua è un rito fondamentale che simboleggia la purificazione dei peccati e la nuova nascita spirituale.
- Induismo: il Gange è considerato un fiume sacro con proprietà purificatrici che liberano dal karma negativo. Il bagno rituale è parte essenziale della pratica religiosa.
Trasformazione e passaggio
L’acqua è spesso associata a transizioni, soglie e confini, come passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti, o tra uno stato esistenziale e un altro.
- Mitologia greca: il fiume Stige è il confine che separa il mondo dei vivi dall’Ade; il passaggio attraverso le sue acque segna la transizione all’aldilà.
- Mitologia celtica: i laghi e le fonti sono portali simbolici verso il mondo ultraterreno, dove i guerrieri o gli eroi compiono viaggi iniziatici.
Acqua e divinità: figure mitologiche acquatiche
Molte culture hanno divinità e spiriti legati all’acqua, che incarnano poteri naturali e aspetti spirituali.
- Poseidone/Neptune (Greco-romano): dio del mare, dei terremoti e dei cavalli, rappresenta la forza incontrollabile dell’acqua.
- Yemanjá (afro-brasiliana): dea degli oceani, madre di tutti gli esseri viventi e protettrice delle acque, oggetto di culti popolari.
- Rāhu (Induismo): una divinità associata a tempeste e acque oscure, legata a concetti di caos e trasformazione.
- Naiadi (mitologia greca): ninfe delle acque dolci (fiumi, laghi), protettrici delle fonti naturali.
Acqua come simbolo duale: vita e distruzione
L’acqua è anche simbolo di forza distruttiva, capace di annientare con inondazioni, tempeste o diluvi.
- Il Diluvio Universale: mitologie di molte culture (babilonese, ebraica, greca, indiana) raccontano storie di un diluvio catastrofico che purifica la terra, seguite da un nuovo inizio. Questo simbolismo riflette il ciclo di distruzione e rinascita.
- Mitologia norrena: la catastrofe finale, il Ragnarök, vede tra gli eventi distruttivi anche l’allagamento del mondo, a sottolineare la potenza travolgente delle acque.
Secondo la psicologia junghiana, l’acqua è un archetipo legato all’inconscio, alla profondità emotiva e ai processi di trasformazione interiore. La sua fluidità riflette la mutevolezza della psiche e la capacità di adattamento, ma anche la potenza delle emozioni nascoste.
In letteratura e arte, l’acqua spesso simboleggia il viaggio dell’eroe, il ritorno alle origini, e il conflitto tra caos e ordine.
L’acqua nella mitologia si presenta come un simbolo ricco e complesso, che attraversa le culture e i tempi con significati molteplici e talvolta contraddittori. Fonte di vita e agente di purificazione, ma anche elemento di potere distruttivo e passaggio tra mondi, l’acqua continua a essere uno degli archetipi più potenti e universali dell’esperienza umana.
Lo studio comparato di questi simbolismi non solo ci aiuta a comprendere le culture antiche, ma anche a riflettere sul nostro rapporto contemporaneo con questo elemento fondamentale.
Di Fabiola Ceglie