MILANO - Laura Cigana ha trasformato una necessità personale, l’intolleranza al lattosio, in una straordinaria occasione di riscoperta culinaria. Con il suo progetto “Cucinando Sano”, Laura propone una cucina vegetale e creativa, che non rinuncia mai al gusto. In questa intervista ci racconta il suo percorso: dall’amore per il pane fatto in casa alle ricette senza carne, fino all’esperienza di viaggio con WeRoad, che le ha permesso di scoprire ingredienti e culture nuove. Con uno stile fresco e concreto, Laura condivide consigli preziosi su alimentazione, idratazione e benessere in viaggio, dimostrando che cucinare sano può essere facile, appagante e green.
Ciao Laura, la tua passione per la cucina è evidente, ma da dove nasce davvero? C’è un momento o un ricordo che ha fatto scattare la scintilla?
Ciao! In realtà tutto è nato in modo molto spontaneo, dall’unione di due elementi fondamentali della mia quotidianità: la passione per la panificazione e la mia intolleranza al lattosio. Ho sempre trovato qualcosa di magico nel veder nascere il pane dalle mani, nel profumo che riempie la cucina e nella pazienza che richiede. Ma è stato proprio il dover rinunciare a molti dolci e preparazioni tradizionali a causa dell’intolleranza a spingermi a sperimentare in cucina, cercando alternative che fossero non solo adatte a me, ma anche gustose e appaganti. La scintilla è scattata quando ho realizzato che potevo ricreare i miei dolci preferiti in versione lactose-free, senza dover rinunciare al gusto e alla soddisfazione del “fatto in casa”. Da lì è iniziato un vero percorso fatto di studio, prove, errori e tantissime scoperte.
“Cucinando Sano” è molto più di un profilo social: è uno spazio di ispirazione quotidiana. Ci racconti la tua cucina green e che tipo di messaggio vuoi trasmettere a chi ti segue?
“Cucinando Sano” è nato come un piccolo spazio personale, ma col tempo è diventato un vero punto di condivisione per chi, come me, cerca un’alimentazione più consapevole, senza rinunciare al gusto. Le mie ricette non prevedono l’utilizzo di carne, e proprio questa scelta mi ha spinto ad avvicinarmi sempre di più al mondo dei legumi, scoprendone la versatilità, il valore nutrizionale e – soprattutto – quanto possano essere golosi se cucinati con creatività. Attraverso la mia cucina green voglio trasmettere un messaggio semplice: mangiare in modo sano e sostenibile può (e deve!) essere piacevole. Non servono rinunce estreme, ma curiosità, equilibrio e voglia di sperimentare. Se anche solo una persona si sente ispirata a portare a tavola qualcosa di nuovo e vegetale, allora sento di aver fatto qualcosa di buono.
Hai visitato oltre 17 Paesi con WeRoad: come riesci a conciliare la tua attenzione al mangiare bene con la scoperta di cucine straniere e abitudini locali? E nei tuoi viaggi, quanto è importante mantenere una buona idratazione?
Viaggiare con WeRoad mi ha permesso di scoprire tantissimi Paesi e culture diverse, e ogni volta cerco sempre di trovare un punto d’incontro tra la curiosità verso la cucina locale e la mia attenzione al mangiare in modo sano e consapevole.
Devo dire che all’estero è spesso più semplice trovare alternative vegane o plant-based rispetto all’Italia. Ad esempio, durante un viaggio a Bali, ho notato che praticamente non venivano utilizzati latticini e che il tempeh era protagonista di tantissimi piatti: un ingrediente super nutriente, ricco di proteine, e incredibilmente versatile. Esperienze come queste mi hanno insegnato che spesso il “mangiare bene” passa anche attraverso l’apertura mentale e l’adattamento alle risorse locali.
Per quanto riguarda l’idratazione, è fondamentale – specialmente durante viaggi lunghi, con cambi di clima e abitudini. Io cerco di bere regolarmente durante tutta la giornata, e integro con frutta fresca, che aiuta anche a ricaricarsi in modo naturale.
Il mio consiglio è di ascoltare il proprio corpo, rispettare i nuovi ritmi e provare a mantenere delle piccole abitudini sane anche in viaggio: una colazione equilibrata, movimento quotidiano (anche solo camminare molto), e tanta acqua… sempre con curiosità e leggerezza!
Se dovessi consigliare una ricetta semplice, stagionale e gustosa, cosa prepareresti?
Una ricetta che consiglio spesso perché è semplice, stagionale e super gustosa è il rotolo di cecina con paté di pomodori secchi, rucola fresca, semi di girasole e un filo di olio di lino. La base di farina di ceci è ricca di proteine vegetali, leggera e versatile, e si presta benissimo per creare una sorta di “piadina” morbida da farcire. Il paté di pomodori secchi dà quella nota intensa e saporita, la rucola aggiunge freschezza e i semi un tocco croccante. L’olio di lino, infine, completa il piatto con i suoi preziosi omega-3. È un piatto che si prepara in poco tempo, senza derivati animali, perfetto per un pranzo veloce.
Di Stefano Morretta