Life Cycle Assessment: l’impatto ambientale nelle diverse fasi

Life Cycle Assessment: l’impatto ambientale nelle diverse fasi

Grazie al Life Cycle Assessment è possibile valutare l’impatto ambientale di un prodotto nel suo intero ciclo di vita. Scopriamo cos’è e quali fasi di analisi prevede.

MILANO – Il Life Cycle Assessment è uno strumento cruciale per valutare e quantificare il potenziale impatto ambientale di un prodotto o servizio all’intero del suo intero ciclo di vita, in un’ottica di continuo miglioramento del proprio operato. Ma come funziona nello specifico? Scopriamo come viene applicato anche attraverso l’esempio del Gruppo Sanpellegrino.

Cos’è il Life Cycle Assessment

Lo strumento del Life Cycle Assessment è stato introdotto con un obiettivo ben preciso: valutare in maniera oggettiva l’impatto ambientale di un prodotto, tenendo in considerazione tutta la supply chain di riferimento, per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse e diminuire le passività. Dalla fase di produzione fino alla fine della vita di un prodotto – quindi considerando tutti i processi a monte e a valle -, il Life Cycle Assessment permette di tenere obiettivamente in considerazione tutti gli input e le risorse provenienti dall’ambiente, così come le emissioni di anidride carbonica e ossido di azoto provocate, valutandone i livelli di efficienza e sostenibilità.

Il Life Cycle Assessment è uno strumento fondamentale per indirizzare l’operato di istituzioni, aziende e altre organizzazioni verso un approccio più sostenibile, attraverso una definizione di categorie di impatto ambientale legate a prodotti e servizi che permettono così di individuare benefici, compromessi e necessarie aree di miglioramento.  

Le diverse fasi di analisi

Definito dalla norma ISO 14040, il Life Cycle Assessment si basa su 4 fasi di analisi:

  1. Goal and scope: fase di definizione degli obiettivi e dei motivi dell’analisi, attraverso una valutazione basata sulle scelte metodologiche, sui confini del sistema, sulle procedure e sulle categorie di impatto studiate.
  2. Life Cycle Inventory: fase di raccolta dati e quantificazione degli input e degli output in termini di energia, acqua, altre materie prime ed emissioni.
  3. Life Cycle Impact Assessment: i dati e le informazioni raccolti nella fase di Life Cycle Inventory vengono associati a categorie di impatto ambientale per valutare quale tipologia di impatto hanno o possono potenzialmente presentare.
  4. Interpretation: fase di interpretazione dei risultati in conformità con l’obiettivo e l’ambito dichiarati nella fase iniziale, inclusi controlli di completezza, sensibilità e coerenza, nonché la necessità di tenere in considerazioni i limiti dell’analisi stessa.

Life Cycle Assessment: l’impegno del Gruppo Sanpellegrino

Nel Bilancio di Sostenibilità 2023, il Gruppo Sanpellegrino ha dichiarato di usufruire della metodologia Life Cycle Assessment – in uso dal 2020 – per misurare il proprio impatto ambientale. Considerando le riduzioni ottenute in questi anni all’interno delle aree di produzione, imballaggi e logistica, e nell’ottica di comprendere i processi maggiormente impattanti in termini di emissioni per ciascun Brand, la scelta di implementare questa tipologia di analisi è stata dettata dalla necessità di valutare e quantificare in maniera oggettiva i carichi energetici e ambientali, e gli impatti potenziali associati a ciascun prodotto, processo e attività all’interno dei cicli di vita.

Il confine delineato per l’analisi riguarda gli stabilimenti di Ruspino, San Giorgio in Bosco e Cepina, così come i dati dei packaging utilizzati in termini di formati, pesi, etichette e percentuale di materiale riciclato. Ma non solo: la valutazione ha riguardato anche i dati in merito alla logistica sia a livello locale che di mercato, mentre per la finance quelli relativi alle spese di beni sperimentali e servizi.

Dal Bilancio pubblicato, le aree necessarie di maggiore attenzione - riguardano il packaging (41%) e la logistica (35%). Sulla base dei Life Cycle Assessment condotti nei due anni precedenti, inoltre, il Gruppo Sanpellegrino è riuscito a ottenere anche la certificazione di Carbon Trust.

 

Di Elena Parodi

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