Acqua minerale, il migliore alleato della vecchiaia

Acqua minerale, il migliore alleato della vecchiaia

Uno studio ha evidenziato che l'impiego di acqua minerale S.Pellegrino riduce i radicali liberi del 10% ed ha un effetto antiossidante importante

MILANO – Dopo una certa età è fondamentale bere molto. Gli anziani col passare degli anni perdono il senso della sete, mentre l'esigenza di acqua da parte dell’organismo non diminuisce.

Occorre assimilare anche piccole quantità d’acqua ma spesso, nel corso di tutta la giornata, senza attendere di avere sete.

Lo stato di disidratazione negli anziani può compromettere il corretto funzionamento cerebrale. Bere regolarmente la quantità di acqua necessaria all'organismo, circa 1 litro e mezzo, garantisce la giusta idratazione ed è la base per una buona salute fisica e neurologica.

L’effetto anti-ossidante dell’acqua minerale

Un’interessante studio riguardante gli effetti positivi dell’acqua per gli anziani è stato condotto da G. Nappi, S. De Luca, P. Di Base.

La ricerca, dal titolo “Azione antiossidante dell’acqua minerale S.Pellegrino”, mira a studiare se l’acqua minerale S.Pellegrino, utilizzata con metodica idropinica (cura a base di acqua minerale come bibita) e fangobalneoterapica (bagni per la cura termale), possa svolgere una azione favorente nella riduzione dei radicali liberi.

Per verificare l’eventuale azione antiossidante dell’acqua minerale “S.Pellegrino”, sono stati sottoposti a terapia idropinica per 12 giorni consecutivi 35 pazienti, 16 dei quali avevano contemporaneamente effettuato un ciclo di fangobalneoterapia. I radicali liberi sono stati rilevati, pre e post il ciclo di trattamento, sul sangue capillare intero.

Lo studio ha evidenziato una riduzione media di radicali liberi del 10,8% su tutto il campione ed un maggior effetto antiossidante sul gruppo che era stato contemporaneamente sottoposto a fangobalneoterapia (14,2%).

Tutte le acque sono diverse

Le acque andrebbero scelte in base alle personali necessità, per esempio per prevenire e contrastare l’osteoporosi è bene inserire nella dieta acque ricche di calcio, mentre un incremento della diuresi con eliminazione dell’acido urico viene svolto più rapidamente da acque a basso contenuto di sali.

Se non si hanno specifici stati di ritenzione idrica, nell’anziano le acque minerali sono da preferire a quelle oligominerali, in particolare quelle ferruginose e costituite soprattutto da cloruro di sodio, iodio e bromo.

Le acque minerali nella dose tra un litro e due litri, aiutano in particolare la salute dell’apparato urinario e l’assorbimento di vitamine e sali minerali.

di Alessandro Conte

16 febbraio 2018

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