Bere acqua aiuta ad affrontare la vita quotidiana

Bere acqua aiuta ad affrontare la vita quotidiana

Dopo l’estate riprendono le attività: studio, lavoro, attività fisica. Ecco perché una corretta idratazione aiuta ad affrontarle meglio

MILANO – Che si studi, si faccia sport, o si lavori, è fondamentale tenere un buon livello di idratazione per migliorare le prestazioni fisiche e mentali e sentirsi bene. Ecco quali sono i vantaggi del bere in maniera adeguata e costante durante l’intera giornata spiegati dall’European Hydration Institute.

Attività intellettive

Il cervello costituisce il 2% del peso corporeo ma a lui affluisce il 20% dell’intero flusso di sangue. Quando andiamo incontro a disidratazione il volume di sangue nel corpo diminuisce e questo aumenta il rischio che si riduca la quantità di sangue che arriva al cervello che trasporta ossigeno e sostanze nutritive. Una perdita di acqua pari all’1-2% di peso corporeo, da circa 500 ml a circa 2 l, può portare a senso di annebbiamento, mancanza di concentrazione e maggiore stanchezza. Restare correttamente idratati può attenuare tali fastidi e questo, soprattutto nello studio e quando si richiede uno sforzo di concentrazione, è fondamentale.

Sul posto di lavoro

Carichi pesanti, stress e viaggi possono influenzare il normale metabolismo del corpo umano e aumentare le perdite di liquidi anche quando non si suda fisicamente. Un falso mito, infatti, è che i liquidi vengono persi solo con la sudorazione: questo non è esattamente così specie se si lavora in ufficio. In queste circostanze, infatti, l’atmosfera con un basso contenuto d’acqua può aumentare le perdite di acqua dai polmoni attraverso la pelle. Tali perdite devono costantemente essere recuperate attraverso un giusto apporto idrico, attraverso acqua ed alimenti ricchi di acqua, per non incidere negativamente sulla produttività e il morale, fattori determinanti in ufficio.

Attività fisica

Durante l'esercizio fisico, bere deve essere un’attività costante la cui frequenza, tuttavia, dipende da molti fattori, come l'intensità e la durata di esercizio, le condizioni atmosferiche, nonché dalle caratteristiche fisiche della persona, quali il peso corporeo e sudorazione. Un esercizio prolungato che porta la disidratazione ai livelli di solo 1% del proprio peso fa aumentare la temperatura corporea, che è una conseguenza sia della ridotta sudorazione che della riduzione del flusso sanguigno apportato alla pelle. Una perdita di acqua corporea superiore a circa il 2% indotta da un esercizio ha dimostrato  in numerosi test di alterare la performance fisica e mentale. I bambini e gli adolescenti, infine, rischiano particolarmente la compromissione della funzione cognitiva (concentrazione, attenzione e memoria a breve termine) a causa di idratazione insufficiente.

di Redazione

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