Disidratazione e obesità: lo studio dell'Università del Michigan

Disidratazione e obesità: lo studio dell'Università del Michigan

Un nuovo studio pubblicato negli Annals of Family Medicine stabilisce che persone non adeguatamente idratate aumentano la possibilità di essere obese

MILANO – Un nuovo studio pubblicato negli Annals of Family Medicine si è concentrato sul ruolo determinante che l’idratazione può avere sulla perdita del peso.

Le persone non correttamente idratate aumentano le probabilità di diventare obesi: questo è quanto sostiene l'autore dello studio Tammy Chang del Dipartimento di Medicina Familiare all'Università del Michigan.

I ricercatori hanno preso in considerazione dati raccolti da un’indagine federale sulla salute e hanno misurato peso e altezza dei partecipanti ed effettuato test di urina per rilevare il livello di idratazione.

Dallo studio è emerso che le probabilità di essere obesi sono 1,59 volte più alte per le persone sotto stress idrico.

Bere acqua prima dei pasti

È possibile, inoltre, che le persone adeguatamente idratate abbiano altre abitudini, come ad esempio una dieta salutare.

Altri studi sostengono che bere acqua prima dei pasti aiuti nella perdita di peso, almeno a breve termine.

Secondo il professore Eric Rimm della Harvard School of Public Health le persone che bevono acqua prima dei pasti si sentono meno affamate.

Un indicatore dell’idratazione

Come capire se si è ben idratati? Il professor Chang sostiene che è possibile notarlo dal colore delle urine, se è scuro, probabilmente c’è bisogno di bere più acqua, mentre se il colore è chiaro vuol dire che c’è una buona idratazione.

Questo può essere particolarmente importante per le persone anziane. La ricerca suggerisce che le persone di età superiore ai 65 anni avvertono meno lo stimolo della sete e quindi possono imbattersi più facilmente nella disidratazione.

di Valentina Izzo

15 settembre 2017

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