Idratazione: ora si misura con un sensore

Idratazione: ora si misura con un sensore

I ricercatori della Strathclyde University hanno creato un piccolo sensore che analizza il sudore e trasmette i dati a uno smartphone

MILANO – Fornire informazioni in tempo reale per capire lo stato di idratazione e aiutare gli sportivi a raggiungere prestazioni migliori. Alcuni ricercatori del dipartimento di ingegneria biomedica della Strathclyde University hanno ideato un sensore che analizza gli elettroliti nel sudore per rilevare l’effettivo livello di idratazione del corpo e suggerire come riequilibrare i sali persi.

L’invenzione  

Il dottor Stephen Milne che coordina il gruppo di lavoro ha spiegato a BBC Scozia: “Iniziamo ad aver sete solo dopo aver perso il 2-3% del peso corporeo. Abbiamo rilevato che le prestazioni sportive flettono già quando il peso diminuisce appena dell’1%. Questo ci suggerisce che occorre bere acqua molto prima di sentirne il bisogno”. Questo speciale sensore, analizzando la composizione salina del sudore, trasmette i dati a uno smartphone su cui è possibile verificare quanti liquidi e quali sali abbiamo perso. Al tempo stesso, vengono anche dati indicazioni su come è meglio reidratare il corpo.

Impieghi futuri  

Tra i maggiori benefici dell’acqua c’è la regolazione della temperatura corporea, la lubrificazione delle articolazioni e il sostegno al trasporto delle sostanze nutrienti agli organi attraverso il sangue. Per questo garantire la corretta idratazione all’organismo durante tutta la giornata non solo aiuta a condurre uno stile di vita sano ma si rivela determinante anche per lo stato di salute della persona. Nelle intenzioni degli inventori il sensore potrebbe avere applicazioni anche nella cura degli anziani che, insieme ai bambini, sono la categoria che meno avverte il senso della sete e quindi più corre il rischio di disidratarsi.

di Redazione

 

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