Penne, astuccio e.. idratazione, il ritorno a scuola perfetto

Penne, astuccio e.. idratazione, il ritorno a scuola perfetto

Al mattino i bambini non bevono abbastanza. Lo conferma uno studio realizzato dal Prof. Gerard Friedlander della Paris Descartes University Medical School in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e promosso dal Gruppo Sanpellegrino. E questo deficit idrico potrebbe compromettere le loro perfomance cognitive a scuola...

Una ricerca dimostra come la disidratazione potrebbe compromettere le capacità cognitive dei bambini a scuola

MILANO - I nostri bambini non bevono adeguatamente a colazione: quasi 2 terzi di loro arriva tra i banchi di scuola non correttamente idratato e ciò potrebbe influire sulle normali prestazioni intellettuali in classe. Questo è quanto emerso dallo studio“Italian Children Go to School with a Hydration Deficit” condotto dal Prof. Gerard Friedlander, della Paris Descartes University Medical School, in collaborazione con il Prof. Baroukh Maurice Assael, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, e promosso dal Gruppo Sanpellegrino.

IL DEFICIT IDRICO - I liquidi ingeriti dai ragazzini prima di andare a scuola inoltre non sono sufficienti a mantenere il giusto livello di idratazione per tutta la mattina: un deficit idrico che potrebbe incidere sulle loro performance cognitive. Diverse ricerche hanno dimostrato che lo stato di idratazione può influire sulla salute dei bambini. In particolare nei più giovani, infatti, l’acqua è un bene prezioso rappresentando più della metà del peso corporeo.

LO STUDIO - Lo studio ha analizzato il livello di idratazione dei ragazzini tra i 9 e gli 11 anni. Da febbraio 2011 a  maggio 2011, sono stati esaminati i campioni delle urine, presi 30 minuti dopo la colazione, di 515 bambini, coinvolgendo 12 scuole tra Verona e dintorni. Contemporaneamente i ragazzini che hanno partecipato alla ricerca, hanno completato, con il supporto dei propri genitori, un questionario sul tipo e sulle quantità di cibo e bevande assunte durante il primo pasto della giornata. Attraverso l’analisi dei campioni delle urine e grazie alle risposte ottenute dal questionario, i ricercatori si sono chiesti se la distribuzione di osmolarità urinaria, un importante indicatore per valutare l’idratazione corporea, sia correlata o meno con l’apporto di liquidi e nutrienti durante la colazione. I campioni sono stati analizzati dal Laboratorio di Analisi del Policlinico G.B. Rossi di Verona e il questionario ha permesso di stimare la quantità di acqua ingerita attraverso il cibo e le bevande, così come i nutrienti e le energie consumate.

L’ESPERTO - “L’urina mattutina, prima della colazione, è concentrata e rispecchia uno stato di digiuno e restrizione di liquidi che avviene durante le ore di sonno – afferma il Prof. Friedlander – Cibo e apporto idrico a colazione dovrebbero condurre alla reidratazione, che però non sempre avviene. Come emerge dallo studio, infatti, una consistente parte (quasi 2 terzi) di bambini, dopo la colazione, ha un’elevata osmolarità urinaria, più frequente nei maschi rispetto alle femmine, che si aggira su una media di 875 mOsml/kg. E questo valore rispecchia un’insufficiente idratazione, infatti un suo aumento è inversamente correlato all’ingestione di acqua (assunta attraverso cibo o bevande)”. Il medesimo studio è stato condotto anche in Francia e negli Stati Uniti e, dai risultati ottenuti, si evince la stessa considerazione: la maggior parte dei ragazzini assume troppi pochi liquidi a colazione ed inoltre l’acqua ingerita deriva soprattutto da altre bevande. “Questi risultati suggeriscono - continua il Prof. Friedlander – che una maggiore idratazione dovrebbe essere raccomandata ai bambini durante la mattina.”

LE QUANTITÀ - Lo stato di deficit idrico in cui si trovano i ragazzini esaminati quando vanno a scuola potrebbe compromettere le loro performance cognitive. Fortunatamente, però, è sufficiente un corretto apporto idrico per mantenere un adeguato bilancio d’acqua nel corpo. La European Food Safety Authority ha stabilito che questo varia dai 2,5 litri al giorno per gli uomini ai 2 litri al giorno per le donne (acqua assunta attraverso il cibo o bevande). L’assunzione giornaliera di acqua consigliata varia nei diversi gruppi e fasce di età: 1,6 litri al giorno dai 4 agli 8 anni, 1,9 litri al giorno per le ragazze dai 9 ai 13 anni e 2,1 litri al giorno per i ragazzi nella stessa fascia di età. Per l’adulto, come per i bambini, il quantitativo consigliato aumenta notevolmente se si svolge attività fisica o quando è molto caldo. L’acqua è quindi un elemento di importanza vitale per il nostro organismo.

12 settembre 2012