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Più sei attivo meno probabilità hai di sviluppare l’Alzheimer

Diversi studi scientifici riportati dal Daily Mail ha spiegato il rapporto tra esercizio e memoria. E ad aiutare il cervello c’è anche la corretta idratazione

MILANO – Le persone più in forma hanno migliori ricordi e l’esercizio fisico stimola la crescita di nuove cellule centrali nel processo mnemonico del cervello e la possibilità di limitare le probabilità di sviluppare l’Alzheimer in età adulta. Secondo gli esperti britannici anche una camminata veloce è molto vantaggiosa per avere ricordi migliori. Il Daily Mail ha riportato diversi studi a riguardo mentre un'altra ricerca condotta alla Keele University ha spiegato che un’acqua minerale ricca di silicati può avere effetti positivi sui malati di Alzheimer.

Un cervello allenato è più sano

Alcuni studiosi americani dell’Università del Kentucky hanno sottoposto 30 persone, tra uomini e donne, ad alcuni test su cuore e polmoni durante esercizi al tapis roulant ed una serie di scansioni cerebrali. I risultati hanno mostrato che il flusso di sangue al cervello – e quindi l’apporto di ossigeno e nutrienti vitali – era più elevato nei soggetti che erano più in forma.

L’esercizio fisico e la produzione di cellule cerebrali

Un altro studio, condotto da un team di scienziati coordinato da Henriette van Praag, ha confrontato il cervello di topi tenuti in gabbia con quello di topi tenuti liberi e in attività grazie ad alcuni piccoli attrezzi ginnici. La ricerca ha rivelato che gli animali in movimento producono fino a tre volte in più nuove cellule cerebrali. Queste ultime, come ha affermato la co-autrice dello studio, sono utili a contrastare l’azzeramento di parte dell’ippocampo, l’hub della memoria che è una delle prime aree ad essere distrutte dal morbo dell’Alzheimer.

I benefici della camminata veloce

All’Università di Pittsburgh, negli Stati Uniti, hanno scoperto che fare una passeggiata veloce, per tre giorni a settimana, può potenziare le dimensioni dell’ippocampo e altre regioni del cervello fino al 2 per cento in più. Se questo dato può sembrare riduttivo, può far riflettere se si pensa che è come se dessimo al cervello due anni in più di vita.

L’importanza dell’idratazione

Uno studio della Keele University ha dimostrato che il consumo nel lungo periodo di acqua minerale ricca di silicati può contribuire a ridurre sensibilmente l’esposizione della persona all’alluminio, una neurotossina dannosa per il corpo umano. Nel caso dei malati di Alzheimer si è appurato come una diminuzione del carico corporeo di alluminio incida sul miglioramento delle funzioni cognitive.

di Alessandro Conte

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