scottature cause e rimedi

Un italiano su 3 a rischio scottatura da primo sole

Per accelerare la tintarella si sta sotto il sole quanto più tempo possibile e si preferisco gli abbronzati alle creme protettive.

MILANO – Arrivati a luglio con un clima altalenante, sei italiani su 10 (62%) si vedono “ancora pallidini” e, pur di prendere la tanto desiderata tintarella, vanno incontro ad errori molto spesso frutto di distrazione e non curanza. Esfoliazione della pelle (34%), prurito (22%) e colpi di calore (18%) sono le conseguenze delle scottature solari a cui, secondo gli esperti, va incontro ben un italiano su 3 (34%). Lo studio condotto da In a Bottle ha rilevato che in cima alla lista nera dei comportamenti c’è l’utilizzo di creme abbronzati al posto di quelle protettive (52%). Viso (57%) e spalle (37%) sono le zone più a rischio. Gli esperti consigliano accorgimenti semplici ma sottovalutati come l’idratazione In & Out della pelle per prepararla alla prima esposizione solare.

Gli italiani desiderano la tintarella

L’estate vera sta per iniziare ma come si comportano gli italiani al primo approccio con il sole estivo? Per sei italiani su 10 (62%) la prima riflessione è il vedersi “ancora pallidini” . Da qui, per trovare subito colore considerato che si è ormai a luglio, il 52% di loro utilizza creme abbronzanti al posto di quelle protettive. A questo si accompagna la scarsa conoscenza degli effetti dei raggi ultravioletti (31%) e la falsa convinzione che “più tempo sto sotto il sole prima mi abbronzo” (47%).

Le zone a rischio scottatura

Quali sono le parti del corpo più a rischio? Gli esperti avvisano: a rischio viso (57%) e spalle (37%), soprattutto per quanto riguarda zone come scapole, nuca e dorsali superiori. Poi abbiamo il decollete per le donne (29%) e più in generale la parte superiore dell’addome per gli uomini; infine le gambe (11%), specie per la parte dell’interno coscia e del dorso superiore del piede.

Le conseguenze delle scottature

Tra le conseguenze immediate della scottatura, le principali secondo gli esperti, sono l’esfoliazione della pelle (34%) e, ovviamente, prurito intenso (22%) che specie durante la notte, impediscono di riposare con serenità. Altri effetti poco graditi sono i colpi di calore (18%), reazioni allergiche (16%) e l’invecchiamento cutaneo (9%), condizione che se prolungata nel tempo può avere effetti ben più dannosi sulla pelle.

I rimedi per una tintarella sicura

Quali sono dunque i rimedi per affrontare in sicurezza la prima esposizione al sole? Il principale accorgimento è quello di idratare abbondantemente la pelle (31%), specie nella modalità In&Out, vale a dire in superficie con creme o altri prodotti protettivi commisurati al tipo di persona e, dall’interno, bevendo da 1,5 a 2 litri di acqua. Afferma la dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa a Milano: “Tanto più se ci esponiamo per la prima volta al sole è importante idratare la pelle con creme lenitive, decongestionanti  che abbiano anche un’azione ricostituente. E’ molto importante anche l’idratazione interna che avviene principalmente bevendo acqua. I sali minerali, infatti, sono idratanti, antiossidanti e aiutano a livello di metabolismo l’energia cellulare. Sodio, magnesio e potassio sono tra le fonti principali di energia per la pelle ma anche per tutto il nostro corpo. Reintegrarli è fondamentale tanto più se pensiamo che, già senza le condizioni limite dell’estate, perdiamo 600 cc di acqua ogni giorno”.

Un altro rimedio è quello di utilizzare creme protettive adeguate almeno 30 minuti prima di esporsi al sole (29%). Molto importante poi è evitare un’esposizione prolungata (21%) e nelle ore centrali della giornata (21%) quando i raggi del sole sono più intensi.

**condotto su circa 1.000 italiani attraverso metodologia WOA (Web Opinion Analysis) e su 30 esperti tra dermatologi, geriatri e pediatri per capire quali sono i rischi derivanti dalla prima esposizione al sole e i rimedi per prevenirli.

di Alessandro

1 luglio 2016

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