“Ambiente Clima Futuro”, la mostra sulla tutela ambientale in Italia

“Ambiente Clima Futuro”, la mostra sulla tutela ambientale in Italia

Oltre 1500 immagini per la prima iniziativa di documentazione fotografica e analisi interpretativa del fenomeno della tutela ambientale nel nostro Paese

MILANO – La prima iniziativa di documentazione fotografica e analisi interpretativa del fenomeno della tutela ambientale in Italia. La FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – e la Fondazione CENSIS presentano “Ambiente clima futuro”, il progetto realizzato da fotografi professionisti e amatoriali. La grande mostra fotografica verrà inaugurata sabato 18 giugno presso il CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (Arezzo), e rimarrà aperta fino a domenica 4 settembre.

Opera corale

Tra gli oltre mille autori iscritti per partecipare al progetto nazionale “Ambiente Clima Futuro” ne sono stati selezionati 228 con un totale di circa 1.516 fotografie, in rappresentanza di 18 Regioni italiane. Anche gli appassionati di audiovisivi, supportati dal Dipartimento DIAF hanno inviato le loro opere con 24 partecipanti e 27 opere prodotte. Ogni autore ha seguito la propria inclinazione con il linguaggio più congeniale. Il risultato è un’opera corale di disvelamento della percezione collettiva della crisi climatica e delle condizioni in cui oggi versa il Paese, raccolta in un documentato unico che costituisce il catalogo della mostra nazionale e che contiene tutte le opere esposte, selezionate da una commissione di esperti.

Le trasformazioni della natura

In alcuni lavori il nostro habitat è visto dall’alto, come fossimo astronauti che ogni volta si meravigliano della bellezza, della vastità, dell’incongruenza, delle forme che ci rendono piccoli e che ci fanno comprendere chi sia, davvero il più forte: è il genere umano a doversi adattare, a dover cambiare, perché la natura si trasformerà e potrà forse farne a meno.

Altri racconti fotografici, invece, sono ritmati da immagini astratte. Sono mondi di senso, intrecci, pretesti che rappresentano il confluire degli argomenti l’uno nell’altro, nell’organismo complesso e affascinante che è l’ambiente, nel rapporto d’amore e conflitto che il genere umano ha con la natura. Così fluidamente, si è cercato di partire dall’aria e dall’inquinamento atmosferico, per passare ai paesaggi naturali e alla nostalgia che percepiamo di fronte alla forza immane delle opere d’arte dipinte dalla natura. Il grande tema dell’abbandono, dell’incuria delle forme umane e della riappropriazione da parte della vegetazione si trasforma nella rappresentazione dei territori malati, feriti profondamente dalle esigenze di sfruttamento.

Acqua, riciclo e fonti rinnovabili

La mostra fotografica racconta il mondo dell’acqua nelle infinite declinazioni dell’uso, del recupero, della protezione, del governo e del suo studio. Il riciclo e il recupero si mostrano nelle forme più sorprendenti: è la voglia di vivere e di far rivivere, la nuova vita che tutti speriamo di poter guadagnare è una forma di speranza e una rilettura di prodotti usati e usurati eppure capaci di adattarsi a nuovi usi con la sapienza di una industria attenta, di un artigiano, del cittadino rispettoso. Infine, l’energia prodotta da fonti rinnovabili, la vera scommessa del futuro e i comportamenti virtuosi raccolti in microstorie di passione e volontà. Nel mezzo c’è la protesta degli ultimi anni, purtroppo spenta dalla pandemia, ma che ritornerà, certamente, più forte di prima.

La speranza verso un futuro sostenibile

Non mancano infine progetti fotografici che ci danno un segno di speranza, con l’idea che gli sforzi verso un futuro sostenibile ci saranno e non saranno vani. Ecco, quindi, i giovani sorridenti che immaginano il futuro coi loro disegni, un giardino di arte contemporanea a dimostrare che tecnologia e poesia possono e debbono convivere a servizio del mondo naturale di cui l’uomo fa parte e poi l’impegno di ognuno in un grande mosaico sul quale tutti dobbiamo posare la nostra tessera.

Verso un ambiente più naturale

A cavallo tra un passato segnato da inquinamento, spreco delle risorse, cattiva gestione del territorio, problema dei rifiuti e cambiamenti climatici, e un presente dove le buone pratiche, sia a livello pubblico che privato, vanno nella direzione di un futuro con una maggiore attenzione per l’ambiente e per il suo equilibrio, il Progetto Fotografico della FIAF vuole essere un’occasione per riflettere su questi processi di trasformazione, raccontando sia i luoghi e le attività dove esistono progetti ed esperienze di recupero per un ritorno ad un ambiente più naturale, sia quelle situazioni dove sono ancora in corso sfruttamento e depauperamento per sostenere un sistema economico sempre più bisognoso di risorse difficilmente rinnovabili, in un ritmo di crescita inconciliabile con il mantenimento di un equilibrio naturale.

Di Salvatore Galeone

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