Ecco come i Maya conservavano l'acqua da bere

Ecco come i Maya conservavano l'acqua da bere

Alcuni studiosi dell'Università di Cincinnati hanno portato alla luce il modo con cui le civiltà pre-colombiane raccoglievano e gestivano l'acqua

MILANO –  Raccolta, stoccaggio e gestione dell’acqua erano priorità fondamentali per gli antichi Maya, che erano costretti ad affrontare sette mesi all’anno con precipitazioni molto scarse.

Grazie alla tecnologia aerea, due studiosi del Dipartimento di Geografia dell’Università di Cincinnati – Jeffrey Brewer e Christopher Carr – stanno dimostrando come le popolazioni meno urbanizzate si industriavano per conservare l’acqua destinata al consumo umano e a quello agricolo.

La tecnica di studio innovativa

I ricercatori della UC hanno impiegato – insieme ai dati di scavo – una tecnologia di rilevamento chiamata LiDAR (Light Detection And Ranging) con l’obiettivo di esaminare le caratteristiche spaziali e la funzione dei serbatoi d’acqua residenziale negli insediamenti Maya.

LiDAR è una tecnologia di telerilevamento che raccoglie immagini ad alta risoluzione da un aereo in 30.000 punti per secondo consentendo ai ricercatori di mappare le superfici a terra attraverso una fitta vegetazione.

L’analisi ha rilevato circa 100 bacini dei quali solo 5 sono stati portati alla luce. Jeffrey Brewer ha commentato: «Abbiamo esaminato specificamente alle piccole depressioni che erano adiacenti a strutture residenziali, e possiamo supporre che erano accessibili alle famiglie. Abbiamo anche scoperto modifiche strutturali ad alcuni serbatoi: una cava di calcare che sarebbe servita come serbatoio di scolo e una depressione che localizza attività legate ad ortocultura e agricoltura».

L’ingegno Maya

La specifica area oggetto di studio è l'antico sito di Yaxnohcah, che si trova nello Yucatan centrale ed è una zona prevalentemente calcarea. Sulla base del materiale ceramico recuperato, i ricercatori hanno provato che gli strati di terreno analizzati sono stati rivestiti con uno spesso “intonaco” di argilla, tecnica utilizzata dai Maya per contenere l’acqua nel serbatoio.

I lavori “edili” risalirebbero al 900 a. C. e il passo successivo, ha spiegato Jeffrey Brewer, sarà quello di capire come i Maya distribuivano la risorsa all’interno della comunità agricole.

Analizzando i profili altimetrici, gli studiosi cercheranno ci capire il deflusso idrico attraverso le superfici pavimentate del terreno.

di Alessandro Conte

14 febbraio 2018

credits: fotolia

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