Pasqua, l’acqua come simbolo di vita e rinascita nel cristianesimo - In a Bottle

Pasqua, l’acqua come simbolo di vita e rinascita nel cristianesimo

Nella religione cristiana l’acqua è concepita come fonte ed origine dell’esistenza. A Pasqua, celebrata il prossimo 12 aprile, assume il valore di vita e rinascita

MILANO – L’acqua, nelle religioni, può rappresentare un oggetto di culto e un simbolo. Nel primo caso la venerazione è rivolta al Signore, oppure a “spiriti” viventi in un determinato contesto. Dal punto di vista simbolico, invece, può assumere il significato di vita, morte, rinascita e purificazione. Un valore simbolico, quello della rinascita, che in questi giorni assume una valenza ancor più forte di riscatto e ritorno alla vita. Nella religione cristiana l’acqua rappresenta l’elemento che purifica ed il mezzo attraverso il quale avviene il Battesimo. La notte di Pasqua è l’evento battesimale per antonomasia. Il momento in cui il fedele viene incorporato alla Pasqua di Cristo, che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita.

L’acqua ha una funzione di salvezza

La parola battesimo deriva dal greco “baptismos”, che significa “immergere”. Tale atto consiste nell’immersione completa, in acqua, del credente che riconosce Gesù Cristo come Salvatore e Signore, secondo l’insegnamento di Gesù stesso dal Vangelo di Matteo (28,19). La materia del Battesimo è l’acqua naturale benedetta e può avvenire in diversi modi. Per immersione, come nelle Chiese Orientali e nella liturgia ambrosiana; per infusione, versando acqua sulla testa del battezzando; e per aspersione, gettando acqua sulla persona coinvolta.

Lo storico della religione Mircea Eliade, a tal proposito, ha detto: “L’immersione nell’acqua simboleggia la rigenerazione totale. È una ‘nuova rinascita’, perché l’immersione equivale ad una dissoluzione delle forme, ad una reintegrazione nel mondo indifferenziato della preesistenza. L’uscita dalle acque ripete il gesto cosmogonico della manifestazione formale”.

L’acqua è anche creazione e purificazione

L’acqua è sempre stata considerata un segno dello spirito di Dio, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento. Per il Cristianesimo, ma anche per l’Ebraismo, è all’origine della creazione: una manifestazione di Dio, che può essere sorgente di vita e di morte. Tutto l’Antico Testamento, inoltre, esalta il segno della benedizione dell’acqua. Con quest’ultima possono essere benedetti luoghi, oggetti e persone. La benedizione consiste nell’invocazione del nome del Signore e nell’aspersione con acqua benedetta. La persona che la riceve si fa il segno della croce. 

di Salvatore Galeone

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