Acqua su Marte: nuove scoperte parlano della sua formazione – In a Bottle

Acqua su Marte grazie ad una tempesta di meteoriti

Nuove scoperte e teorie sulla presenza di risorse idriche sul Pianeta Rosso

MILANO - Arrivano dalla scienza nuove prove della presenza di acqua su Marte. Secondo un recente studio pubblicato dalla Cornell University, l’impatto di meteoriti sulla superficie del pianeta potrebbe aver provocato forti piogge, spiegando potenzialmente il motivo per cui il Pianeta Rosso fosse un tempo ricoperto dall'acqua.

La nuova scoperta

Sebbene Marte sia un pianeta freddo e secco, gli scienziati hanno per decenni dimostrato che la sua superficie fosse una volta coperta da fiumi, ruscelli, stagni, laghi e forse persino mari e oceani.

Tuttavia, gli studiosi non sono stati in grado di capire come si sia potuta giustificare la presenza di acqua durante i primi anni di vita. La nuova ricerca fornisce una potenziale risposta a questo mistero: circa 4 miliardi di anni fa l’impatto dei meteoriti sulla superficie ha scaldato Marte, generando enormi quantità di roccia e vapore fuso o vaporizzato.

Un processo lungo un milione di anni

I ricercatori si sono concentrati sugli impatti delle rocce più grandi sulla superficie del pianeta di oltre 100 chilometri di diametro.

Dopo circa la metà di un anno marziano (pari a circa 1,88 anni terrestri) con l’abbassamento delle temperature l'acqua, inizialmente vaporizzata in seguito alla collisione, sarebbe arrivata sulla superficie del pianeta attraverso forti piogge cadute per circa una dozzina di anni marziani.

In seguito a queste precipitazioni, Marte si sarebbe raffreddato rapidamente, con conseguente congelamento dell’acqua superficiale.

Nel corso di altri 10.000-1 milione di anni, le radiazioni solari avrebbero trasformato il ghiaccio in vapore acqueo, permettendo all'acqua di migrare e congelarsi sui poli marziani e in altre zone fredde del pianeta rosso.

di Salvatore Galeone

Source: Adobe Stock

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