Earth Hour, spegniamo le luci contro il cambiamento climatico alt_tag

Earth Hour, spegniamo le luci contro il cambiamento climatico

Earth Hour è l'iniziativa mondiale del WWF contro il cambiamento climatico: il 25 marzo un'ora senza luci contro il cambiamento climatico

MILANO – E’ iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per il più grande evento globale dedicato alla sfida contro i cambiamenti climaticiEarth Hour / Ora della Terra del WWF – che quest’anno celebra i 10 anni dalla sua prima edizione del 2007, svoltasi a Sidney. L’invito è quello di spegnere simbolicamente per un’ora, dalle 20.30 di ciascun paese, le luci in casa, in ufficio, al ristorante, magari cenando a lume di candela. L’effetto di questa grande mobilitazione globale, che unirà di nuovo centinaia di milioni di persone, sarà una grande ora di buio che per 24 ore farà il giro della Terra. Nel 2016, ben 178 paesi parteciparono, spegnendo le principali icone mondiali come l’Opera House di Sydney, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo.

I monumenti in Italia

Quest’anno in Italia, tra i monumenti simbolo coinvolti, si spegneranno a Roma la basilica di San Pietro, il Colosseo e il Museo MAXXI firmato dall’archistar Zaha Hadid, scomparsa lo scorso anno.  Tra le altre adesioni che stanno via via arrivando, quella sera luci spente anche a Firenze: il Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio e la Torre di Arnolfo, la Cupola del Duomo, la Statua del David (a Piazzale Michelangelo), la Basilica di Santa Croce e l’Abbazia San Miniato al Monte. A Torino la Mole Antonelliana, il Duomo, la Basilica di Superga, Palazzo Civico, Chiesa della Gran Madre di Dio, la Chiesa di Santa Maria al Monte dei Cappuccini. Inoltre l’Arena di Verona, la Scalinata del Pincio a Bologna, Piazza del Ferrarese a Bari, il Palazzo delle Aquile, Piazza Pretoria, la facciata del teatro Politeama a Palermo, mentre in Molise hanno aderito ben 76 Comuni.

I cambiamenti climatici

Il climate change evolve molto rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti. Finora le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono state troppo lente e poco incisive, non al passo con un rischio che mette a dura prova il Pianeta come lo conosciamo e dunque la stessa civilizzazione umana. Nella COP21 di Parigi, nel dicembre del 2015, si è però raggiunto un accordo storico che può segnare una inversione di tendenza, a patto che si acceleri la decarbonizzazione, cioè l’abbandono dei combustibili fossili, il passaggio all’energia rinnovabile e a modelli di efficienza e risparmio energetico.

di Alessandro Michielli

23 marzo 2017

credits: fotolia

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