Ecojet: la prima compagnia aerea elettrica nel 2024

Ecojet: la prima compagnia aerea elettrica nel 2024

L’industriale Dale Vince ha annunciato per il 2024 il lancio della prima compagnia aerea elettrica britannica che apre la strada alla decarbonizzazione del settore

MILANO – Dale Vince, industriale britannico che si occupa di energia verde, ha recentemente annunciato che all’inizio del prossimo anno verrà avviato il progetto per aprire la strada ai viaggi aerei sostenibili, grazie all’introduzione di Ecojet. Ma di cosa si tratta?

Ecojet: il primo aereo a energia elettrica

Considerato come la “compagnia di bandiera per la Gran Bretagna verde”, il progetto Ecojet mira a introdurre, a inizio 2024, il primo aereo alimentato con energia elettrica. Nello specifico, il piano prevede l’avvio dell’iniziativa grazie all’introduzione nel settore di un aereo da 19 posti che, per inaugurare il progetto, compirà la tratta da Edimburgo a Southampton. Nonostante sia ancora in via di sviluppo e sottoposto a continue analisi, il progetto prevede l’utilizzo di carburante a base di cherosene per il primo anno, per poi passare a motori che trasformano l’idrogeno verde in elettricità.

Ma il progetto che sfida l’inquinamento atmosferico causato dagli spostamenti aerei non si limita solo all’utilizzo di un carburante verde, nonostante questo rimanga il fulcro di Ecojet nonché la vera innovazione per il settore. Infatti, l’attenzione per la sostenibilità passerà anche dalle uniformi ecologiche del personale di bordo così come dai pasti a base vegetale, ma soprattutto dal riutilizzo di aerei dismessi o da dismettere.

La prima compagnia elettrica: i motivi alla base e gli sviluppi futuri

In seguito all’inaugurazione del progetto con il volo Edimburgo – Southampton, l’idea di Dale Vince è quella di introdurre gradualmente atri velivoli della stessa portata, in grado di viaggiare per circa 300 miglia. Dopo un anno e mezzo circa – e quindi a metà decennio – si spera si possa arrivare a introdurre aerei ancora più capienti – da circa 70 persone – capaci di percorrere tratte in tutta Europa. L’unico grande ostacolo, al momento, riguarda l’ottenimento della licenza per poter operare da parte dell’Autorità per l’aviazione civile, assicurandosi così degli slot negli aeroporti di tutta Europa per decolli e atterraggi.

L’idea alla base del progetto riguarda la volontà di voler a tutti i costi dimostrare che anche i settori più difficili possono – e soprattutto devono – intraprendere un percorso verso la decarbonizzazione. Dale Vince, in merito, ha infatti dichiarato: "Molte persone sembrano pensare che chi è attento all'ambiente voglia che tutti vivano una vita di abnegazione in una caverna. Vivere in modo ecologico non significa rinunciare alle cose: tutto ciò che ci piace avere in questa vita può essere fatto in una vita a zero emissioni".

Decarbonizzazione del settore: perché è fondamentale?

Il progetto Ecojet è innovativo perché cerca di porsi come soluzione a un tema ormai molto discusso: l’inquinamento causato dagli spostamenti e dai mezzi di trasporto, e tra questi soprattutto quello derivante dal carburante e dalle emissioni degli aerei. Si stima infatti che un singolo velivolo sia in grado di produrre una media di 285 grammi di anidride carbonica per passeggero e per ogni km percorso. Secondo i dati dell’International Council on Clean Transportation, poi, il settore del trasporto aereo contribuisce al 2,4% delle emissioni di CO2 a livello mondiale. La transizione ecologica ed energetica del settore è quindi fondamentale, nonostante le enormi difficoltà per portarla avanti.

 

Di Elena Parodi

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