Il food packaging: la nuova frontiera della sostenibilità

Il food packaging: la nuova frontiera della sostenibilità

Diverse start-up stanno producendo packaging in materiale non solo completamente riciclabile ma in alcuni casi, anche commestibile

MILANO – La sostenibilità di un prodotto non dipende solo dalla sua provenienza e dal suo contenuto, ma anche dal suo packaging. Il ruolo dell'imballaggio riguarda una serie di aspetti di primaria importanza: deve poter garantire la protezione della merce, evitare furti, rispettare un equilibrio tra le sue prestazioni e il suo costo, sia dal punto di vista del materiale impiegato, sia del tempo impiegato per realizzare l'operazione di imballaggio. Dal punto di vista della sostenibilità, è importante che vengano usati materiali facilmente riciclabili e nella minor quantità possibile per la realizzazione del packaging di un prodotto. Ultimamente diverse start-up stanno studiando metodi alternativi per produrre packaging in materiale completamente riciclabile e, in alcuni casi, a impatto zero.

La sensibilità di privati e aziende per il packaging sostenibile

Secondo i più recenti dati ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) del 2020, ogni cittadino italiano produce in media oltre 480 kg di rifiuti annui, un numero in calo del 3,6% rispetto al 2019. Una sensibilità da parte dei cittadini, nel volere contribuire attivamente alla riduzione della produzione dei rifiuti, emerge da uno studio del 2021 dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo, secondo il quale negli ultimi tempi “il 14% degli italiani ha smesso di acquistare prodotti a causa di una confezione che non presentava elementi di sostenibilità e più della metà degli intervistati ha dichiarato che potrebbe farlo nel prossimo futuro”. L’impegno dei privati si affianca a quello delle aziende: secondo il report 2020 di GreenItaly sono oltre 430mila le società che negli ultimi 5 anni hanno puntato su prodotti e tecnologie green.

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Packaging commestibile: la nuova frontiera del food packaging

Alla luce di questi dati, sono molte le start-up che stanno investendo su nuove tecnologie per lo sviluppo di packaging non solo riciclabili o riutilizzabili, ma anche compostabili. La nuova frontiera è quella del food packaging: una svolta epocale che prevede la produzione di imballaggi che non solo proteggono il cibo, ma che possono essere consumati. Ecco 5 esempi di start-up che stanno sperimentando il packaging alimentare commestibile:

  1. Notpla e alghe commestibili

La start-up londinese Notpla ha creato Ooho, un’alternativa alla plastica prodotta con le alghe. Non è solo biodegradabile, ma anche commestibile. Se buttata via, occorrono solo due settimane per decomporsi.

  1. Loliware e le cannucce ipercompostabili

L’azienda americana Loliware ha come core business la produzione di cannucce compostabili, realizzate con alghe provenienti da una catena di approvvigionamento globale sostenibile che è completamente regolamentata e controllata dai governi competenti.

  1. Packtin e il gel bio

Nato come spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Packtin è un progetto di economia circolare che reimmette materia prima di recupero nel processo produttivo, ottenendone biopolimeri per la realizzazione di gel e coating biodegradabili. Spruzzato sugli alimenti freschi, il gel spray ne rallenta l’ossidazione ed è così possibile conservarli molto più a lungo.

  1. Gousto e le proteine dei piselli

Gousto è un’azienda inglese che, dopo 15 anni di ricerca e uno di sviluppo, ha prodotto un packaging commestibile a base di proteine di piselli. L’imballaggio è stato realizzato in collaborazione con Xampla, spin-off dell’Università di Cambridge, e contiene il dado da brodo presente in alcuni box ricetta. In questo modo, il dado va semplicemente sciolto nell’acqua calda, senza bisogno di scartarlo. L’imballaggio commestibile è realizzato ingegnerizzando ed essiccando un materiale proteico di piselli in fogli, in grado di preservare il sapore e la durata di conservazione del cibo. Inoltre, il materiale è anche vegano e gluten free.

  1. Lidl&Empa e il film di cellulosa

Lidl Svizzera e i Laboratori federali svizzeri per la scienza e la tecnologia dei materiali (Empa) stanno lavorando a un progetto che mira a rivestire frutta e verdura con un film di cellulosa ricavato da materie prime biologiche. Ciò dovrebbe garantire che i prodotti freschi si conservino più a lungo e contribuire ad eliminare i rifiuti di imballaggio.

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Di Ludovica Pallotta

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