I giovani italiani sempre più digitali e sostenibili

I giovani italiani sempre più digitali e sostenibili

L’Italia è in testa alla classifica delle nazioni in cui la sensibilità giovanile verso la sostenibilità digitale è più alta, seguita da Spagna, Polonia, Germania e Francia

MILANO - L’Italia è il Paese in cui si riscontra il maggior numero di giovani digitali e sostenibili (37%), ragazzi che utilizzano gli strumenti digitali e che, allo stesso tempo, adottano atteggiamenti e comportamenti orientati alla sostenibilità. Seguono Spagna (34%), Polonia (26%), Germania (18%) e Francia (14%). È quanto emerge dal rapporto “Digital Sustainability Index (DiSI) Young - La sostenibilità digitale per i giovani” presentato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale e da EY Foundation Onlus.

Il primato italiano

La ricerca, che indaga il ruolo della tecnologia come strumento di sostenibilità nella percezione dei giovani di alcune nazioni europee (Italia, Spagna, Polonia, Germania e Francia), è stata svolta su un campione rappresentativo di 800 ragazzi nella fascia compresa tra i 16 e i 24 anni. Tra i giovani intervistati, le donne italiane sono quelle più sensibili alla sostenibilità digitale (29%), un dato più alto sia rispetto ai connazionali maschi sia rispetto al genere femminile degli altri Paesi oggetto di analisi. Francia e Germania sono caratterizzate da una forte cultura digitale ma anche da una propensione alle pratiche di sostenibilità meno marcata. Italia e Spagna sono invece accomunate da comportamenti ed atteggiamenti molto simili in termini di sensibilità verso la sostenibilità (più alta di quella riscontrata in Germania ed in Francia), con una significativa differenza derivante da una maggiore digitalizzazione della Spagna rispetto all’Italia.

Sostenibilità e cambiamento climatico: sempre più attenzione tra i giovani 

Particolarmente interessanti sono i dati che emergono verso le tematiche più attuali di ambientalismo, cambiamento climatico e social. Sul fronte dell’ambientalismo, emerge una realtà in cui i giovani si spostano verso convinzioni profondamente ambientaliste, tanto più tendono ad avere atteggiamenti diffidenti nei confronti della tecnologia. Risultato di questo comportamento è che proprio chi più potrebbe avvantaggiarsi dello sviluppo tecnologico e digitale per la sostenibilità, ne fa meno uso. Tuttavia, l’ambiente è considerato un tema centrale nei giovani di tutti i Paesi analizzati: il 71% dei giovani italiani intervistati considera il cambiamento climatico uno dei principali problemi dei quali bisogna occuparsi immediatamente. Tale dato è pressoché in linea con quelli di Spagna (69%) e Francia (62%), ma diminuisce in Polonia (56%) e Germania (42%). Oltre al cambiamento climatico, anche l’inquinamento è considerato uno dei principali problemi da affrontare. Questo per il 67% degli italiani, il 63% degli spagnoli, il 58% dei francesi, il 54% dei polacchi e il 47% dei giovani tedeschi.

La sostenibilità dei prodotti come requisito fondamentale per le decisioni di acquisto 

Dall’analisi emerge anche un altro segnale allarmante: i giovani italiani fanno più fatica ad avere accesso a informazioni sulla sostenibilità; il 27% dichiara, infatti, di conoscere poco o per nulla il concetto di sostenibilità rispetto al 32% di Germania o al 62% di Francia, tanto che, in Italia come in tutti gli altri 4 Paesi, oltre 7 intervistati su 10 si dichiarano pronti ad approfondire tale concetto. E in tal senso, viene in soccorso il digitale: per l’85% dei rispondenti italiani, la tecnologia digitale è uno strumento utile per migliorare la società, ma anche utile per la sostenibilità economica (74%), con percentuali simili in Spagna ma leggermente inferiori negli altri Paesi. Inoltre, il 69% dei giovani italiani considera la tecnologia digitale uno strumento utile alla salvaguardia dell'ambiente.

E proprio per la salvaguardia dell’ambiente, oggi i giovani hanno stravolto i loro modelli di consumo e la cultura sulla base dei loro valori; infatti, 6 intervistati su 10 concordano sull'importanza della sostenibilità ambientale nelle preferenze di acquisto in ognuno dei Paesi esaminati - eccezion fatta per i polacchi, che concordano in misura minore con l'affermazione (50%) – tuttavia non sono disposti a spendere di più. Dato simile sull’importanza della sostenibilità anche quando si viaggia: il 55% degli italiani quando viaggia preferisce scegliere una struttura green anche se costa di più.

Cosa chiedono i giovani oggi: un Paese più digitale e sostenibile 

I giovani di oggi chiedono in primis a sé stessi di fare di più, ma anche ai cittadini e alla società. Infatti, nel DiSITM nonostante 1 giovane italiano su 3 (under 20) si dichiara costantemente connesso ai social, tuttavia, alla domanda “cosa pensi a riguardo?” il 65% risponde “bisognerebbe insegnare ad usarli proficuamente”.

È importante che tutti gli attori in campo agiscano in sinergia per una società più digitale ma anche più sostenibile. Infatti, alla domanda “secondo te, di chi è la responsabilità nella scarsa adozione delle tecnologie per la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità economica e sociale?” Il 57% degli italiani risponde che la responsabilità è delle istituzioni, per il 25% è dei cittadini, per il 18% delle aziende. In particolare, un giovane italiano su quattro (25%) ritiene che sia dei cittadini la responsabilità della scarsa adozione delle tecnologie per la salvaguardia dell'ambiente e la sostenibilità economica e sociale. Tale dato cresce di almeno nove punti percentuali in ognuno degli altri Paesi considerati, fino ad arrivare al 48% registrato in Francia. In tal senso, il Paese può sicuramente dare un forte contributo: per i giovani di oggi i Paesi devono puntare sì alla crescita economica ma con un consumo equilibrato delle risorse naturali (42% degli italiani).

Di Salvatore Galeone

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