Al via il progetto per il nuovo catasto glaciologico nazionale

Al via il progetto per il nuovo catasto glaciologico nazionale

Dal laboratorio a cielo aperto Dosdé-Piazzi, in Alta Valtellina, l'evoluzione dei ghiacciai negli ultimi cinquant'anni. L'Università di Milano e Levissima, in collaborazione con il Comitato Ev-K2-CNR e il Comitato Glaciologico Italiano, hanno presentato il nuovo progetto di ricerca volto a definire la geografia dei ghiacciai italiani...

Nuovo progetto di ricerca promosso da Levissima in collaborazione con Università di Milano, Comitato Ev-K2-CNR e Comitato Glaciologico Italiano

MILANO -"Acqua, ghiacciai e cambiamenti climatici",è questo il titolo del convegno che si è tenuto il 27 novembre organizzato da Levissima e Università degli Studi di Milano nella sede dell’ateneo milanese. L’azienda e l’Università sono impegnati dal 2007 in un progetto di ricerca scientifica per monitorare lo stato dei ghiacciai e studiare il patrimonio "freddo" delle nostre montagne; gli studi sono stati effettuati sul ghiacciaio del gruppo Dosdè-Piazzi, in alta Valtellina, che ormai si può definire un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Nell'occasione si sono tirate le somme delle ricerche condotte in questi ultimi cinque anni e, in collaborazione con il Comitato Ev-K2-CNR e con il patrocinio del Comitato Glaciologico, è stato presentato il nuovo progetto di ricerca: "Il Catasto dei ghiacciai italiani".

L’EQUIPE - Guidati da Claudio Smiraglia, Professore ed esperto glaciologo dell’Università degli Studi di Milano, che ha raccontato il percorso intrapreso fino ad oggi dall’Università e Levissima, si sono avvicendati gli interventi di alcuni importanti relatori, come Alessandro Pavese, Direttore Dipartimento Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Milano, Agostino Da Polenza, Presidente del Comitato Ev-K2-CNR di Bergamo e Valter Maggi, del Comitato Glaciologico Italiano, che hanno contribuito a costruire un quadro chiaro della situazione glagiologica italiana attuale.

LO SCENARIO - È da decenni, in particolare dal 1989, che non viene realizzato un elenco completo ed omogeneo dei ghiacciai italiani, risorsa importante dal punto di vista idrologico, climatico e turistico, ed è da oltre mezzo secolo che non si fornisce un quadro chiaro delle variazioni avvenute al glacialismo italiano. Il primo catasto nazionale predisposto dal Comitato Glaciologico Italiano, realizzato fra il 1959 e il 1962 con l’utilizzo di cartografia a varia scala, aveva censito 838 corpi glaciali, di cui 745 ghiacciaiveri e propri e 93 glacionevati, cioè forme prossime all’estinzione, estesi complessivamente su una superficie totale di 525 km². Nel secondo catasto, realizzato nel 1989 sempre dal Comitato Glaciologico Italiano su incarico del Ministero dell’Ambiente, vennero censiti 807 corpi glaciali, 706 ghiacciai veri e propri e 101 glacionevati, con una superficie totale glacializzata di 482 km².

IL PROGETTO - Il nuovo catasto dei ghiacciai italiani sarà predisposto per rispondere ai requisiti internazionali del World Glacier Monitoring Service (WGMS), l’ente internazionale con sede a Zurigo che raccoglie e rende disponibili i dati dei ghiacciai di tutto il mondo. Permetterà, inoltre, il confronto con catasti pregressi e con quello redatto dal Comitato Glaciologico Italiano-CNR negli anni sessanta del secolo scorso, consentendo così di quantificare a livello globale italiano la contrazione del glacialismo. I dati saranno ricavati analizzando diverse fonti recenti: foto aree, immagini satellitari, cartografia, letteratura preesistente, recuperati grazie anche al prezioso contributo di Ev-K2-CNR e delle Regioni e Province Alpine italiane.

aggiornato il 6 febbraio 2013