Le acque sotterranee possono aiutare a prevedere i terremoti con sei mesi di anticipo

Le acque sotterranee possono aiutare a prevedere i terremoti con sei mesi di anticipo

Alcuni ricercatori svedesi hanno verificato che alcune alterazioni chimiche dell'acqua dovute allo stress accumulato nelle rocce sotterranee possono svelare i grandi cambiamenti che lasciano presagire le scosse...

Il cambiamento chimico delle acque permette di capire in anticipo lo stress delle rocce

STOCCOLMA – Un team di ricerca dell’Università di Stoccolma guidato dal prof. Alasdair Skelton ha studiato in che mondo i picchi chimici nelle falde acquifere compaiono fino a sei mesi prima dei tremori nel sottosuolo. Alcuni esperti dicono che sia impossibile prevedere tempo, luogo e magnitudo di un terremoto, eppure questo studio ha portato a sorprendenti risultati.

LA SCOPERTA– I grandi terremoti sono fenomeni imprevedibili e possono causare ingenti danni e, come nel caso di Haiti nel 2010, anche la morte di centinaia di migliaia di persone. Tuttavia alcuni geologi, nell’arco di un quinquennio, hanno effettuato misurazioni chimiche settimanali di acque sotterranee nell’Islanda settentrionale. La studio ha portato a scoprire grandi cambiamenti dai 4-6 mesi prima di due terremoti distinti nel 2012 e nel 2013.

L’ACQUA PREMONITRICE– Il prof. Alasdair Skelton ha commentato: “Questa scoperta non significa che siamo in grado ancora di prevedere i terremoti ma per lo meno abbiamo dimostrato che succede qualcosa prima di questi fenomeni”. La ricerca, che è stata pubblicata su Nature Geoscience, ha aperto se non altro un nuovo filone nello studio dei terremoti dove l’acqua diventa in qualche modo rivelatrice di possibili cambiamenti. “La chimica delle acque sotterranee, che varia grazie all’intensificarsi dello stress nelle rocce, può essere un ambito promettente per possibile scenari futuri di previsione dei terremoti”.

aggiornato il 28 ottobre 2014