Tutelare il territorio per battere la carenza idrica

Tutelare il territorio per battere la carenza idrica

Le Organizzazioni di rilevanza mondiale e le comunità sociali cercano di affrontare con vari metodi il problema della carenza idrica. La Banca Mondiale dice che la quota globale di esseri umani a corto di acqua nel 2050 sarà del 45%. Solo avendo cura della preziosa risorsa è possibile assicurare il benessere e la sopravvivenza delle generazioni future...

MILANO - Per risolvere il problema di carenza idrica del Pianeta, si sono tentate diverse strade: vari ed innovativi rimedi volti a scongiurare il futuro rischio siccità. Africa, Asia ed Europa risentono molto delle problematiche legate alla diminuzione dell’acqua disponibile. La correlazione tra cibo e acqua ad esempio è molto stretta, visto che le stime indicano nel 70% il quantitativo d’acqua impiegato nell’agricoltura. Sprechi, particolari condizioni climatiche, cattiva gestione delle risorse possono dunque essere un rilevante pericolo per la stessa sopravvivenza umana.

CARENZA IDRICA IN AUMENTO - Le stime dell’Agenzia europea dell’ambiente dicono che l’11% della popolazione e il 17% del territorio europeo sono colpiti da carenza idrica con un costo che ha superato i 100 miliardi di euro. Non a caso quest’anno la Green Week della Commissione europea è stata dedicata all’acqua per approfondire i problemi ad essa legati e cercare soluzioni intelligenti per risolverli. La Banca mondiale stima che la quota globale di esseri umani a corto di acqua sarà del 45% nel 2050, contro l’8% del 2000. Per preservare la preziosa risorsa è necessario che le organizzazioni internazionali e le comunità sociali concentrino i loro sforzi nella tutela ambientale bilanciando quest’esigenza a quelle della crescita e dello sviluppo.

I PAESI - La carenza idrica non è uguale dappertutto. Sempre secondo la Banca Mondiale sono nove i Paesi in cui è presente il 60% della disponibilità globale. Fortemente penalizzate risultano Cina e India che con oltre un terzo della popolazione mondiale dispongono del 10%. La stessa situazione si verifica in molte altre grandi aree del mondo. Circa 700 milioni di persone in vari Paesi sono sotto stress idrico. Etiopia, Haiti e il Niger, ad esempio,  hanno a disposizione scarsissime quantità d’acqua. La Comunità internazionale sta dunque cercando tutte le strade possibili per aiutare i Paesi che sono in forte difficoltà e sta sostenendo le attività connesse alla tutela dell’acqua e alla risoluzione delle problematiche legate allo sviluppo del territorio.

IL RECUPERO AMBIENTALE - Gli sforzi della Comunità Internazionale sono anche volti ad una maggiore attenzione al recupero ambientale. Al fine di conseguire importanti risultati sociali, economici ed ambientali è assolutamente necessario bilanciare le esigenze di sussistenza delle popolazioni con le esigenze di preservare le risorse idriche disponibili. Per conseguire questi obiettivi di fondamentale importanza per la collettività occorre che i dati relativi alle condizioni dell’acqua e quelli relativi alle condizioni socio economiche dei vari Paesi siano costantemente e sistematicamente monitorati. Questa fondamentale attività di controllo è indispensabile per poter conseguire risultati di rilevanza internazionale.

aggiornato il 23 marzio 2013