Allarme rifiuti, nell'UE in fumo o sotto terra il 60% dei rifiuti prodotti

Allarme rifiuti, nell'UE in fumo o sotto terra il 60% dei rifiuti prodotti

Secondo l'ultimo rapporto di Friends of Earth Europe, l'Unione Europea è ancora lontana dagli standard di riciclo e riuso dei materiali di scarto. E anche lo spreco della risorsa acqua nella produzione di materiali che potrebbero essere recuperati è ingente: per una t-shirt di cotone, ad esempio, vengono impiegati 2.700 litri d'acqua...

Un rapporto lancia l’allarme contro le troppe risorse sprecate dall’Unione Europea

MILANO – Tante risorse ampiamente riciclabili dai rifiuti vengono mandate in fumo o interrate nelle discariche. L’attenzione su questo tema viene posta dall’ultimo rapporto di Friends of Earth Europe, secondo cui l'Unione europea ancora incenerisce o interra il 60% dei suoi rifiuti urbani perdendo così materiali preziosi.

ALCUNI DATI - L'Italia, in particolare, è il fanalino di coda della UE per la raccolta e il riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici: 4 Kg a testa recuperati all'anno contro i 18,3 Kg immessi nel Paese. Inoltre solo per quanto riguarda i vestiti ogni anno in UE finiscono nella spazzatura 5,8 milioni di vestiti, dei quali solo un quarto viene riciclato da imprese o va in beneficenza. In un Paese come la Gran Bretagna, per esempio, la stima è che il 31% dei vestiti finisca nella spazzatura, cioè circa 350mila tonnellate di abiti usati, per un valore di circa 180 milioni di euro, ogni anno. In media almeno la metà dei vestiti gettati via può essere riusato, mentre il 20-25% può essere impiegato per il lavaggio dei vestiti e un 20-30% come materia prima secondario da altre industrie.

ACQUA E ABBIGLIAMENTO - Il riuso dell'abbigliamento è il riciclo più amico dell'ambiente: per ogni tonnellata di cotone delle t-shirt reimpiegato, si risparmiano 12 tonnellate di CO2 equivalente. Senza contare le risorse per produrre una maglietta: la stima è che una t-shirt impieghi 2.700 litri di acqua, più i pesticidi per la coltura del cotone. In più per produrre capi di abbigliamento un ulteriore slancio può derivare dal riciclo delle bottiglie in plastica che, una volta lavorate, consentono la produzione delle fibre di poliestere utili alla lavorazione dei tessuti.

aggiornato il 28 febbraio 2013