Cambiamenti climatici: chi li provoca e chi li subisce

Cambiamenti climatici: chi li provoca e chi li subisce

Tra paesi più inquinanti e popolazioni più soggette alle conseguenze del riscaldamento globale, scopriamo cause e rimedi dei cambiamenti climatici

MILANO – Il clima sta cambiando rapidamente, come dimostrano le temperature più alte della norma che si stanno registrando in quest’ultimo periodo. Se i cambiamenti climatici sono un fenomeno globale, nel mondo una fetta di popolazione è maggiormente colpita dagli effetti dovuti al riscaldamento globale, così come alcuni Paesi sono più inquinanti di altri. Alcuni studi hanno approfondito la questione.

Rapporto IPCC 2022: chi rischia di più per i cambiamenti climatici

Come riportato da Usnews, l’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), gruppo intergovernativo di scienziati del clima ed esperti di giustizia climatica e ambientale, la vulnerabilità ai cambiamenti climatici è "esacerbata dall'ineguaglianza e dall'emarginazione legate al genere, all'etnia, al basso reddito o a una combinazione di questi". Ovvero, i cambiamenti climatici non sono avvertiti da tutti allo stesso modo. Si è riscontrato che l’85% della popolazione, ovvero, la maggior parte, ne ha subito effetti ma che “i poveri, le minoranze etniche e le donne sono chiaramente i più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico che stiamo già vedendo oggi: ondate di caldo, spostamento ed esalazioni dovuti agli incendi, shock sui prezzi dovuti a interruzioni della catena di approvvigionamento e prezzi dell'energia più elevati” come ha dichiarato all'Associated Press Daniel Kammen, professore di energia all'Università della California e autore principale coordinatore dei rapporti dell'IPCC.

Popolazioni e Paesi più colpiti dal cambiamento climatico

Poveri, minoranze etniche e donne sono quindi le fasce della popolazione mondiale che più di tutte sono colpite dagli effetti dei cambiamenti del clima a causa di problemi sociali come razzismo, sessismo e a causa dell’uso indiscriminato delle risorse naturali. “A causa della continua ricerca di profitti da parte del nostro attuale sistema economico e dell'industria dei combustibili fossili in particolare, ci sono interi quartieri che sono ritenuti sacrificabili e quindi degni di pagare i peggiori effetti”, ha dichiarato Bineshi Albert, co-direttore esecutivo della Climate Justice Alliance. Scendendo nello specifico, i Paesi più colpiti, come spiega Lifegate partendo da una ricerca Oxfam, sono i cosiddetti “hotspot climatici” cioè aree che si stanno riscaldando più velocemente rispetto alle altre e che manifestano rilevanti variazioni sia nelle temperature sia nelle precipitazioni: Afghanistan, Burkina Faso, Gibuti, Guatemala, Haiti, Kenya, Madagascar, Niger, Somalia e Zimbabwe. I cambiamenti climatici in queste aree della Terra hanno peggiorato le condizioni di vita già non eccellenti, il numero di persone che soffrono la fame acuta è, infatti, più che raddoppiato nell’arco degli ultimi sei anni. Nel 2016 ammontava a 21 milioni di individui mentre oggi arriva a 48.

I paesi più inquinanti: chi sono i maggiori responsabili?

Una volta individuate le maggiori vittime dei cambiamenti climatici occorre anche capire chi sono i responsabili. La questione è diventata argomento di conversazione a livello internazionale quando alcuni studi, come riporta Notiziegeopolitiche.net, hanno individuato l’industria bellica degli Stati Uniti come “uno dei maggiori inquinatori climatici della storia, consumando più combustibili liquidi ed emettendo più CO2e (equivalente di anidride carbonica) rispetto alla maggior parte dei paesi”.

In occasione della COP26 tenutasi a Glasgow nel 2021, António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha ricordato che “i paesi del G20 hanno particolari responsabilità visto che rappresentano circa l’80 per cento delle emissioni” e, in effetti, l’aumento attuale della temperatura di 1,5 gradi è causa in particolare delle emissioni degli Stati Uniti a partire dal secolo scorso e, solo in seconda battuta, da quelle della Cina.

Scorrendo la classifica dei Paesi più inquinanti, come riporta Lifegate, troviamo al terzo posto la Russia (responsabile del sette per cento delle emissioni complessive), poi Brasile (cinque per cento) e Indonesia (quattro per cento). Se Stati Uniti e Cina hanno contribuito all’inquinamento bruciando combustibili fossili, questi ultimi tre Paesi sono responsabili della distruzione del loro patrimonio forestale. Passando ai Paesi europei, la Germania è causa di impatti climatici negativi per l’intenso sfruttamento del suolo e delle foreste.

Per saperne di più su Cos'è il cambiamento climatico, quali sono le cause e le conseguenze

Evelyn Novello

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