MILANO – Elemento primordiale, necessario alla vita e allo stesso tempo impalpabile, mutevole, carico di significati. L’acqua, nella sua semplicità, ha da sempre ispirato artisti, scrittori, filosofi e poeti, diventando nel tempo molto più di una risorsa naturale: un simbolo universale di trasformazione, purificazione e memoria. Dal mito all’arte, passando per la letteratura, l’acqua ha assunto ruoli diversi ma sempre profondi, accompagnando l’evoluzione del pensiero umano e del nostro rapporto con il mondo.
Mito e religione: l’acqua come soglia e rinascita
Nelle civiltà antiche, l’acqua era spesso vista come porta d’accesso all’aldilà, luogo di passaggio tra la vita e la morte.
- Nella mitologia greca, il fiume Lete faceva dimenticare ogni ricordo terreno alle anime prima della reincarnazione.
- Nella tradizione cristiana, il battesimo simboleggia la rinascita spirituale attraverso l’immersione nell’acqua.
- In molte culture orientali, i fiumi sacri, come il Gange in India, rappresentano un contatto diretto con il divino e un mezzo di purificazione.
Arte: tra distruzione e rigenerazione
Nelle arti visive, l’acqua viene spesso rappresentata come forza ambivalente: creatrice e distruttrice, simbolo del tempo e del ciclo vitale.
- Michelangelo, nel suo affresco del Diluvio Universale (Cappella Sistina), mostra l’acqua come strumento di punizione divina, ma anche occasione per un nuovo inizio.
- Claude Monet, con la sua celebre serie delle Ninfee, trasforma l’acqua in superficie contemplativa, specchio dell’anima e della luce.
- Nell’arte contemporanea, l’acqua diventa spesso materia di riflessione ecologica, come nelle installazioni di Olafur Eliasson, che la usa per interrogare il rapporto tra uomo e natura.
Letteratura: il fluire del tempo e della coscienza
In letteratura, l’acqua è metafora del tempo, della memoria e del cambiamento interiore.
- In Dante Alighieri, il fiume Eunoè nel Paradiso terrestre permette all’anima di ricordare tutto il bene compiuto sulla Terra.
- I poeti romantici, da Wordsworth a Shelley, vedono nei laghi e nei fiumi una connessione spirituale con la natura e la coscienza individuale.
- Nel modernismo, autori come Virginia Woolf o James Joyce utilizzano l’acqua come immagine del flusso mentale, continuo, irregolare, profondo.
L’acqua oggi: tra simbolo e urgenza
Nel mondo contemporaneo, l’acqua conserva il suo valore simbolico ma acquisisce anche una nuova dimensione politica e ambientale.
Artisti, scrittori e registi ne parlano come bene comune da proteggere, risorsa fragile, riflesso delle nostre scelte collettive.
In questo senso, l’acqua resta specchio dell’umanità: fluida, vitale, in perenne trasformazione.
Conclusione
Dalle antiche leggende ai romanzi moderni, dai dipinti rinascimentali alle installazioni digitali, l’acqua scorre ininterrotta nel nostro immaginario culturale. Essa è metafora di ciò che cambia e che resta, simbolo di passaggio, di purificazione, di verità nascosta sotto la superficie.
Come scrisse il filosofo Eraclito, “Non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume”. E forse, non si guarda mai l’acqua con gli stessi occhi.
Di Alessandra Calella