Il riciclo si impara giocando

Il riciclo si impara giocando

Si sa che spesso per far piacere o insegnare qualcosa ai più piccolo è necessario il gioco. In una scuola americana, un semplice giochino di raccolta di bottiglie in plastica si è trasformato in una “gara creativa” di quartiere che ha coinvolto anche le famiglie

Alcuni bambini delle elementari americane hanno creato a scuola un murales con più di 3.000 tappi di bottiglia riciclati 

MILANO – Insegnare il rispetto dell’ambiente e l’educazione civica attraverso il gioco. È la strada più semplice e divertente che Ellen Mitchell, insegnante di Braelinn, in Georgia (USA), ha trovato per invogliare i suoi allievi di quarta e quinta elementare. E quello che tutto era nato come un gioco si è trasformato in una grande gara creativa che ha interessato anche le famiglie dei suoi alunni.

L’IDEA

La maestra Mitchell ha invitato i bambini a una vera caccia al “rifiuto” in giro per la scuola, spingendoli a raccogliere materiale di qualunque tipo, dalle bottiglie di plastica, ai tappi alle lattine di alluminio. Il motivo era la costruzione di un’opera d’arte per la quale tutti dovevano dare libero sfogo alla fantasia. “Dopo aver letteralmente ripulito la scuola e accorgendosi che il materiale non era ancora sufficiente, alcuni bambini hanno spontaneamente allargato il loro raggio d’azione anche al quartiere – ha spiegato Ellen Mitchell – Alcuni di loro hanno anche coinvolto nonni e genitori in un sano spirito di competizione”.

I VINCITORI

A trionfare è stata la classe del quarto anno della collega Freda Phillips, i cui bambini hanno costruito con 3.209 tappi di plastica un murales raffigurante la bandiera americana. Ma a essere ripagati degli sforzi sono stati tutti i bambini della scuola, ai quali nella giornata celebrativa è stato offerto un gelato e un buon voto in pagella.

L’IMPORTANZA DELL’EDUCAZIONE

Questa iniziativa testimonia quanto sia importante lavorare molto sull’educazione di quelli che saranno i grandi di domani. In Italia il Gruppo Sanpellegrino ha portato nel 2006 il progetto internazionale WET (Water Education for Teachers). Il progetto è rivolto alle scuole di primo grado il cui obiettivo è educare bambini, genitori e insegnanti alla conoscenza e alla gestione responsabile dellarisorsaacqua, attraverso la diffusione nelle scuole di un kit didattico, basato su attività di gruppo e laboratori ludico-educativi che trasformano concetti anche difficili in facile apprendimento per i bambini. Nell’ottica di promuovere l’educazione dei più piccoli, Sanpellegrino ha lanciato quest’anno la terza edizione anche la campagnaRaccogli la plastica, semina il futuro”, con la quale i bambini delle scuole italiane potranno entrare a far parte della cosiddetta R-Generation.

aggiornato l'1 aprile 2015