“Second Life”, la mostra su arte e sostenibilità ambientale

“Second Life”, la mostra su arte e sostenibilità ambientale

La mostra segue il contest che premia opere di artisti incentrate sul tema “arte e sostenibilità” declinata in senso ambientale, sociale ed economico.

MILANO - Giovani artisti in mostra con le loro opere per promuovere la sostenibilità ambientale. E’ stata inaugurata presso il Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio, a Firenze, la seconda edizione di “Second Life: Tutto Torna”, la mostra su arte e sostenibilità ambientale. La manifestazione, promossa da Alia Servizi Ambientali Sp.A, la società che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, ospita le opere di artisti con meno di 28 anni provenienti da tutta Italia. I lavori resteranno esposti fino al 12 febbraio.

Arte e sostenibilità

La mostra itinerante vuole invitare il pubblico a riflettere sull’importanza dei gesti quotidiani per il rispetto dell’ambiente e per dare una seconda vita alla materia, osservando la regola delle 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero. La mostra segue il contest che, giunto alla sua seconda edizione, premia a livello nazionale opere di artisti incentrate sul tema “arte e sostenibilità”, declinata in senso ambientale, sociale ed economico.

I cento artisti in gara sono stati giudicati da una giuria composta da rappresentanti delle principali istituzioni culturali toscane che hanno scelto 30 dei lavori presentati. Marco Meneguzzo, storico dell’arte e docente dell’Accademia di Brera, è il Curatore di “Second Life: Tutto Torna” e presidente della Giuria, composta da giovani critici d’arte che hanno scelto le 30 opere esposte.

 Gli artisti premiati

I giurati hanno visionato lavori e informazioni degli artisti selezionati nella prima parte del contest e scelto i primi tre da premiare, insieme a diverse menzioni speciali. La Giuria ha assegnato primo, secondo e terzo posto e tre menzioni speciali, da non ritenersi in ordine gerarchico ma a pari merito.

L’opera che più di tutte è riuscita a coniugare il tema dell’arte con la sostenibilità ambientale è stata “Ordinare Senza Spostare” di Caterina Dondi: l’artista ha realizzato una serie di fotografie di un luogo abbandonato rielaborate con programmi di editing. L’opera, secondo la Giuria, ha ribaltato un punto di vista usuale sul tema del “degrado” provando a renderlo “accettabile e addirittura bello”.

Secondo premio a “Espositore di Luoghi” di Giuseppe Raffaele, che fa parte del progetto nato a Messina “Insularità”. La sua opera ha come tema centrale la terra: l’artista ha recuperato campioni di terra da diversi contesti, da abitazioni abbandonate a cantieri a luoghi di periferia. La terra è stata incollata su cartoline sul cui retro sono state inserite le coordinate, per completare “il ritratto del luogo”. Le cartoline sono in mostra su un espositore e, una volta raccolte, verranno sostituite da altre cartoline di altri luoghi.

Terza classificata è “Curae” di Giulia Pirri, un’opera costituita dalla documentazione fotografica di un processo di raccolta di foglie secche che sono state cucite tra loro con cotone biodegradabile.

Menzioni speciali, infine, per “Sotto lo stesso cielo” di Elisa Pietracito, la performance “Homologation” di Edoardo Sessa e “If You Want to Live” di Siyang Jiang.

Di Salvatore Galeone

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