Acqua su Marte, la conferma arriva dai ghiacci dell’Antartide

Acqua su Marte, la conferma arriva dai ghiacci dell’Antartide

I campioni di ghiaccio analizzati hanno permesso di ipotizzare le condizioni climatiche di Marte nel lontano passato

MILANO - Arriva dalle grandi profondità dei ghiacciai dell’Antartide la risposta ad uno dei quesiti che da anni cattura l’attenzione degli scienziati: la presenza di acqua su Marte. Una ricerca internazionale* condotta da ricercatori italiani e degli USA, UK e Hong Kong e guidata dal gruppo di Glaciologia dell’Università di Milano-Bicocca ha permesso di identificare per la prima volta la formazione del minerale di jarosite (solfato idrato di ferro e potassio) a grandi profondità nei ghiacciai Antartici di Marte.

Le calotte glaciali su Marte

Questo risultato conferma l’ipotesi secondo cui i sedimenti ricchi di jarosite individuati sulla superficie di Marte dal Rover Opportunity della Nasa sarebbero legati alla presenza di grandi calotte di ghiaccio che hanno coperto parte del pianeta rosso nell’antico passato geologico. La scoperta di estesi depositi di jarosite su Marte fu, a suo tempo, un traguardo scientifico fondamentale, poiché la formazione di questo minerale richiede la presenza di acqua liquida; tuttavia, non era ancora chiaro come questi depositi si fossero creati. Una delle possibili spiegazioni, coerente con le dimensioni e le caratteristiche di tali depositi, prevede la presenza su Marte di antiche calotte glaciali di grandi dimensioni, ricche di polveri, in diverse regioni del pianeta.

I cristalli di jarosite analizzati

Grazie all’applicazione congiunta di diverse tecniche analitiche d’avanguardia, è stata osservata la formazione di cristalli di jarosite nella parte più profonda della calotta di ghiaccio perforata nel sito di Talos Dome (Antartide Orientale). Tale perforazione, diretta da Massimo Frezzotti del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, ha raggiunto una profondità nel ghiaccio di oltre 1.600 metri e attraversa un intervallo di tempo di almeno 300 mila anni.  I ricercatori hanno dimostrato che il meccanismo capace di spiegare la formazione della jarosite a Talos Dome è la trasformazione chimica e mineralogica delle polveri minerali intrappolate nel ghiaccio profondo, a oltre 1000 metri di profondità e dove la temperatura è di circa -10°C.

Le condizioni climatiche su Marte

A tali condizioni l’acqua liquida necessaria per la precipitazione della jarosite è presente sotto forma di soluzioni acide concentrate, il cui punto di congelamento è molto inferiore rispetto alla temperatura di congelamento dell’acqua pura. "I campioni di ghiaccio ottenuti dalla perforazione di Taldice, oltre a ricostruire il clima degli ultimi 300mila anni, hanno permesso di ipotizzare le condizioni climatiche di Marte nel lontano passato", spiega Frezzotti. “La scoperta – afferma Giovanni Baccolo dell’Università di Milano-Bicocca – è destinata a rivoluzionare l’interpretazione dell’origine dei diffusi depositi che contengono jarosite su Marte. Sebbene oggi scomparsi, sembra che gli antichi ghiacciai marziani e il pulviscolo minerale intrappolato in essi abbiano lasciato una traccia geologica evidente sul Pianeta Rosso, a testimonianza di vicende climatiche avvenute in un remoto passato".

Di Salvatore Galeone

Bibliografia:

* Jarosite formation in deep Antarctic ice provides a window into acidic, water-limited weathering on Mars; Nature Communications, 2021

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