Ritorno in città, per un italiano su 2 è "Sindrome da Rientro"

Per gli italiani il rientro in città porta con sé malumore e insoddisfazione. A preoccupare di più sono la ripresa della solita routine, la sedentarietà e gli sbalzi d'umore. Dagli esperti alcuni pratici consigli per affrontare al meglio il ritorno agli impegni quotidiani con una sana alimentazione, una corretta idratazione e il giusto approccio psicofisico...

MILANO – Fisicamente appesantiti, psicologicamente non ancora pronti, in apprensione per il senso di responsabilità e i carichi di lavoro incombenti. Secondo uno studio di In a Bottle*, per un italiano su 2 il ritorno in città è all’insegna dell’ansia e della preoccupazione e le vacanze di colpo sono già un lontano ricordo.

ANSIA E PREOCCUPAZIONE – L’approccio al ritorno in città avviene per un italiano su 2 all’insegna dell’ansia (23%) e preoccupazione (28%), il 27% risulta addirittura depresso e soloil 21% si dichiara tutto sommato sereno. Così tra i primi “disturbi” accusati al rientro, un italiano su 3 (31%) si scopre non ancora pronto psicologicamente e il 18% avverte quella svogliatezza e pocaconcentrazione tipica di chi si lascia alle spalle un periodo di pausa lavorativa e privo di impegni.

LA SINDROME DA RIENTRO – “La fase del rientrorisulta talvolta insidiosa e la ripresa lavorativa, oltre che delle abitudini quotidiane, può generare disagio – spiega Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano – Alcuni studi suggeriscono che è il 50% dei vacanzieri a soffrire di questa “Sindrome da Rientro”. La sintomatologia comunemente può essere caratterizzata da senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, sensazione di stordimento, confusione, attivazione neurofisiologica con tachicardia, iper-sudorazione, dolori muscolari, oltre che sintomi a maggior connotazione affettiva come perdita di entusiasmo, irritabilità, rimuginio e chiusura relazionale.

ALIMENTAZIONE – C’è poi un italiano su 3 (34%) che si sente fisicamente appesantito dopo le “licenze” estive, soprattutto legate all’alimentazione e alla nutrizione. La vacanza spesso determina alcuni effetti nocivi sulla salute – afferma Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo, specialista in Scienza della Nutrizione Umana all’Università La Sapienza di Roma – Spesso è sinonimo di sregolatezza di orari, cambi dei ritmi sonno-vegliasi tende ad eccedere con gli alcolici, altro fattore nocivo per l’integrità cellulare, e talvolta ci si lancia in sport estremi o di resistenza senza l’adeguato allenamento o preparazione alimentare. Per ultimo, si rischia di tornare dalle vacanze con qualche chilo di troppo, in particolare le persone che tendono ad ingrassare e che durante la vacanza non potuto o voluto mantenere il loro corretto regime alimentare.

IDRATAZIONE – Per gli esperti un buon recupero può iniziare da una corretta idratazione. Spiega Luca Piretta: “E’ fondamentale per permettere un corretto afflusso di sangue a i tessuti e quindi agli antiossidanti di raggiungere tutte le cellule e recuperarle dagli insulti dei radicali liberi. Inoltre è importante ricordare che tutte le reazioni chimiche cellulari avvengono solo se è presente l’acqua e questo ci deve far comprendere quanto sia essenziale questo elemento anche per ammortizzarela sindrome da rientro”. Conclude Cucchi: una buona idratazione aiuta a sentire meno la fatica e migliora la capacità di tollerare e gestire il cambiamento”.

IL DECALOGO PER UN PERFETTO RIENTRO IN CITTÀ

Segui orari regolari dei pasti: possibilmente 5 piccoli pasti al giorno

Sì a grandi quantità di frutta e verdure fresche e di stagione

Riduci l’apporto calorico se sei in sovrappeso

Bevi regolarmente acque ricche di sali minerali per mantenere in equilibrio facoltà intellettive e umore

Elimina l’alcol per un mese.

Evita esercizi fisici eccessivi e pratica una blanda attività fisica

Cogli l’occasione per ristrutturare le tue abitudini per sentirti più padrone del tuo tempo

Non buttarti a capofitto nell’operatività ma dedica un po’ di tempo a pensare prima di agire

Riprendi con gradualità: non tutte le cose che sentite di dover fare sono così urgenti.

Non cercare di “dilatare” il tempo riempiendolo di impegni ma poniti obiettivi raggiungibili.

29 agosto 2014