Italian Food Design, il cibo italiano verso la transizione ecologica

Italian Food Design, il cibo italiano verso la transizione ecologica

Il progetto del Crea Alimenti e Nutrizione mira a riprogettare i prodotti agroalimentari italiani coniugando sostenibilità e qualità

MILANO – Migliorare la sostenibilità e la qualità della produzione alimentare, trasferendo al consumatore il nuovo valore acquisito dell'alimento. È quanto propone l'hub "Sustainable Food Design", il progetto creato da Stefania Ruggeri, ricercatrice Crea Alimenti e Nutrizione.

I valori del gusto e della sostenibilità

L'iniziativa progettuale intende documentare le esperienze e i progetti dell'Italian Food Design, ovvero il modo nuovo di riprogettare i prodotti del nostro agroalimentare che sappia coniugare, da una parte, i valori di gusto, territorio e tradizione e, dall’altra, quelli della sostenibilità sociale e ambientale. Tale processo è sostenuto e agevolato, in particolare per le piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto principale dell’agroalimentare italiano, da questo hub.

Le discipline

"Sustainable Food Design" ha tra le finalità quello di integrare discipline diverse: biotecnologie, agronomia, ecologia, nutrizione, chimica degli alimenti, design, gastronomia, comunicazione e scienze sociali. Tutte le competenze legate a queste discipline possono essere messe al servizio delle imprese agroalimentari impegnate a declinare, nel contesto italiano, il paradigma verde proposto dall’Europa con il Green Deal, anche attraverso il supporto dei veri e propri brand di sostenibilità.

Migliorare la sostenibilità delle imprese italiane

Nel progetto sono già attive ricerche - informano dal Crea - che promuovono concretamente la nuova visione del concetto di qualità alimentare, in grado di coniugare i valori del gusto, territorio e tradizione con quelli della sostenibilità ambientale e sociale. "L'hub - afferma la ricercatrice Crea Stefania Ruggeri - è un contenitore dove saranno fatte diverse azioni con l'intento di migliorare la sostenibilità delle Pmi e supportare la transizione ecologica, ma allo stesso trasmettere al consumatore il prodotto rinnovato motivandolo verso scelte diverse. Il compito non sarà quello di limitarci al campo di azione del Crea ma di collaborare con altri interlocutori per raccontare il rinnovato prodotto".

I primi progetti

Nel corso dell’evento di presentazione dell’hub, avvenuto in streaming lo scorso 13 dicembre, sono state citate diverse iniziative che si stanno già portando avanti, tra cui il sostegno allo sviluppo della coltivazione idroponica presso Ferrari Farm, azienda agricola certificata biologica in provincia di Rieti, che vanta l’unico impianto in Europa per coltivazioni idroponiche in serre sterili ed ermetiche. I numerosi interventi che si sono susseguiti hanno poi permesso di illustrare l’attività svolta da altre realtà impegnate nel food design, come il Centro d’innovazione tecnologica dell’Università di Siena Santa Chiara Lab, che sperimenta sul campo ed è stato presentato dal suo direttore Fiorino Pietro Iantorno.

Di Rossella Digiacomo

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