Ecovillaggio di Montale, il quartiere “amico” dell’acqua

Ecovillaggio di Montale, il quartiere “amico” dell’acqua

Alle porte di Modena sorge un complesso residenziale ecocompatibile, il cui progetto urbanistico si basa sul ciclo dell’acqua

MILANO - L’acqua è un bene prezioso, da tutelare e da non sprecare. Molte città italiane sono chiamate ad affrontare - e prevenire - gli effetti dovuti ai cambiamenti del clima e ad attuare possibili strategie e soluzioni per contenere le possibili conseguenze di eventi meteoclimatici. Un esempio virtuoso in tal senso è rappresentato dal complesso residenziale ecocompatibile che sorge alle porte di Modena: l’Ecovillaggio di Montale. Qui il ciclo dell’acqua è alla base del progetto urbanistico e avviene in tre fasi: raccolta, conservazione e riutilizzo.

Uso responsabile della risorsa acqua

L’Ecovillaggio di Montale contribuisce a rifornire costantemente la falda acquifera, evitando sprechi e dispersioni del prezioso bene comune. Tutte le scelte urbanistiche abbracciano la filosofia “antispreco” con un’attenzione alle risorse della natura e in particolare del ciclo dell’acqua. Dal “Water Park”, il parco resiliente capace di resistere ai nubifragi, all’installazione dei frangigetto nei rubinetti delle case ecologiche, che riduce il flusso dell’acqua domestica evitando così gli sprechi: tutto conduce verso un uso e consumo più responsabile dell’acqua e delle altre risorse naturali.

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Architettura al servizio dell’ambiente

“In Ecovillaggio - spiega l’ideatrice e imprenditrice Silvia Pini - il nostro impegno continuo è di efficientare l’utilizzo di ogni elemento di architettura a beneficio sia dell’uomo sia dell’ambiente, per ristabilire tra loro un nuovo equilibrio. Ecovillaggio è resiliente ai cambiamenti climatici grazie ad un lavoro e uno studio multidisciplinare applicato in tutte le fasi della progettazione. In caso di nubifragi o alluvioni, fenomeni estremi e sempre più frequenti, l’acqua in Ecovillaggio non si disperde ma viene raccolta in falda per essere poi utilizzata nei periodi più siccitosi al fine di irrigare le essenze che a loro volta provvedono al disinquinamento e alla regolazione del microclima. Questo sistema di conservazione dell’acqua – conclude l’imprenditrice di Ecovillaggio – evita danni come allagamenti e non alimenta rischi idrogeologici”.

Il (ri)ciclo dell’acqua

Anche le caratteristiche costruttive degli edifici ecologici disincentivano la dispersione dell’acqua. All’interno delle abitazioni il sistema di raccolta dell’acqua piovana dai tetti delle abitazioni nZEB (Nearly Zero Energy Building - edifici a energia quasi zero) permette di convogliare l’acqua tramite i pluviali in tubi drenanti, pozzi perdenti e/o fossi per la percolazione e la raccolta nella sottostante falda acquifera, il miglior posto dove stoccare il prezioso bene comune. Infatti, l’acqua raccolta in falda viene fitodepurata e riutilizzata per scopi irrigui e quindi per permettere alle piante e arbusti di Ecovillaggio di svolgere il loro ruolo regolatore del microclima, in particolare di raffrescamento in questo periodo così caldo.

Le soluzioni urbanistiche

Oltre al “Water Park”, numerose e in costante aggiornamento sono le soluzioni urbanistiche che presenta l’ecoquartiere a tutela della natura e dell’acqua in particolare: le pendenze dei percorsi ciclopedonali della zona a parco e delle aree private a giardino studiate per la raccolta delle acque e il loro convogliamento in falda; i parcheggi a prato con la duplice funzione di dissipazione delle onde di calore e il drenaggio delle acque piovane nella falda sottostante; le pavimentazioni realizzate con autobloccanti drenanti al 100% che permettono l’assorbimento dell’acqua piovana e la conservazione nella falda.

Ecovillaggio e Agenda 2030

Anche in futuro l’ecoquartiere continuerà a lavorare in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, contribuendo al raggiungimento di alcuni global goals. Oltre al goal 7 “Energia Pulita e Accessibile” già raggiunto per la climatizzazione di tutte le residenze, in particolare Ecovillaggio si impegna costantemente nel goal numero 12 “Consumo e produzione responsabili” - per un uso efficiente delle risorse naturali - e del goal numero 13 “Lotta contro il cambiamento climatico” per attuare misure di contrasto e di adattamento ai cambiamenti climatici.

Armonia tra uomo e natura

Infine, la sostenibilità è la chiave dei nuovi progetti di Ecovillaggio come l’Area del Ben Essere, uno spazio di circa mille metri quadri dove trova applicazione il concetto di bioclimatica inteso sia come scelta oculata di arbusti e delle altre specie per il disinquinamento,sia come studio della superficie per l’ottimizzazione dell’acqua piovana. Una piccola oasi di “verde terapeutico” con l’obiettivo di stabilire una nuova armonia tra uomo e natura.

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Di Salvatore Galeone

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