Perché la neve rossa scioglie i ghiacciai dell'Artico alt_tag

Perché la neve rossa scioglie i ghiacciai dell'Artico

Le alghe della neve rossa stanno causando lo scioglimento dei ghiacciai dell'Artico: uno studio pubblicato su Nature Communications spiega il perché

MILANO –  Le alghe della “neve rossa” accelerano lo scioglimento Artico. Lo afferma un nuovo studio del GFZ - Helmholtz Centre di Potsdam, pubblicato su Nature Communications. Questo fenomeno è causato dalla presenza in alta quota e nelle regioni polari di organismi unicellulari, della stessa classe delle alghe verdi.

Le cause della colorazione 

La colorazione dal rosa al rosso è dovuta ai carotenoidi e al meccanismo di protezione adottato dalle spore dell'alga per i raggi ultravioletti del sole. Il colore rosso assorbe anche il calore e fornisce all'alga acqua liquida quando la neve si scioglie. La presenza di questa pigmentazione influisce sulla capacità di neve e ghiaccio di riflettere la luce del sole (l'effetto è chiamato albedo). Le alghe infatti “scuriscono” la superficie della neve e contribuiscono a un maggiore assorbimento del calore. Secondo i ricercatori che hanno analizzato campioni provenienti da Groenlandia, Islanda e Isole Svalbard, la “neve rossa” riduce l'albedo di almeno il 13% durante la stagione estiva. Un effetto importante, che deve essere preso in considerazione nei futuri modelli climatici.

Scioglimento ghiacciai, un problema serio 

Secondo l'ultimo report del National Snow and Ice Data Centre degli Stati Uniti, al 1° giugno l'estensione dei ghiacci che ricoprono il Mar Glaciale Artico è risultata pari a 11,1 milioni di chilometri quadrati, segnando una riduzione del 5% rispetto al precedente minimo del 2004 e addirittura del 12% rispetto al valore medio di 12,7 milioni degli ultimi trent'anni, relativamente allo stesso periodo. In poco tempo è scomparsa una superficie grande cinque volte l'Italia e questo record negativo non può che peggiorare con l'arrivo dell'estate artica. Peter Wadhams, professore di oceanografia fisica e responsabile del Polar Ocean Physics Group a Cambridge, ha ipotizzato che al termine del periodo estivo l'estensione della banchisa artica sarà inferiore di 1 milione di chilometri quadrati arrivando al minimo assoluto di 3 milioni e mezzo. Date le premesse, la regione polare del Mar Glaciale Artico potrebbe risultare pressoché libera dai ghiacci già nei prossimi mesi.

di Alessandro Michielli

22 settembre 2016

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