Acqua potabile: caratteristiche e differenza con l’acqua minerale naturale

Acqua potabile: caratteristiche e differenza con l’acqua minerale naturale

Tra le acque potabili, le minerali naturali e le acque filtrate esistono molteplici differenze. Ecco qualche informazione dettagliata per conoscerle meglio.

MILANO – Che differenza c’è tra acqua potabile del rubinetto e acqua minerale naturale in bottiglia? Qualcuno potrebbe pensare non ce ne sia alcuna ma, in realtà, le acque minerali naturali e quelle potabili hanno origini distinte e sono disciplinate da leggi diverse.

Cos'è l'acqua potabile e quali sono i parametri di potabilità

Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva cioè di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo. Un’acqua potabile deve rispettare per legge alcuni parametri legati alla sua origine fisica, chimica e microbiologica. In particolare, il D.Lgs 31/2001 (Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano), con le sue successive modifiche ed integrazioni, prevede il controllo di 53 parametri, così suddivisi:

  • 2 parametri microbiologici
  • 28 parametri “chimici”, riguardanti elementi indesiderabili e tossici, per i quali sono fissati limiti imperativi di concentrazione
  • 21 parametri “indicatori”, riguardanti elementi caratterizzanti, per i quali sono stabiliti valori consigliati che non dovrebbero essere superati
  • 2 parametri di radioattività

Che caratteristiche deve avere un'acqua potabile: qualità, origini e regolamento

L’acqua potabile deve essere salubre e pulita, ovvero non deve contenere microrganismi né altre sostanze in concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. L’acqua potabile ha origine da falde idriche superficiali, soggette maggiormente a contaminazione sia batteriologica sia chimica, oppure è captata da fiumi e da laghi, viaggiando spesso nelle condutture per chilometri. Viene poi potabilizzata attraverso specifici trattamenti e controllata affinché rispetti i parametri sopracitati previsti dalla legge.

Acqua potabile, acqua minerale naturale e filtrata: le differenze

A seconda dell’origine, del percorso che compie e dei controlli a cui è sottoposta, è possibile distinguere diverse tipologie di acqua:

- Acqua potabile o del rubinetto

L’acqua potabile del rubinetto può essere prelevata da laghi, fiumi, falde sotterranee o superficiali ed è sottoposta a trattamenti di disinfezione antibatterica attraverso l’utilizzo di agenti come cloro gassoso, ipoclorito di sodio e biossido di cloro. Altri trattamenti possono, inoltre, rendersi necessari per eliminare forme di contaminazione chimica e altri elementi indesiderati. In alcune zone d'Italia l'acqua di rubinetto può essere particolarmente ricca di sali di calcio e magnesio che determinano quella che viene definita “durezza”.

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- Acqua minerale naturale

L’acqua minerale naturale ha origine per legge da acquiferi profondi o giacimenti sotterranei, naturalmente protetti. È microbiologicamente pura all’origine e ha composizione e temperatura costanti nel tempo. Inoltre, deve arrivare in tavola così come sgorga alla fonte: viene imbottigliata alla sorgente e non può subire, per legge, trattamenti che ne modifichino la composizione caratteristica unica. È dotata di un’etichetta dove si possono controllare tutte le sue componenti, il residuo fisso, la provenienza ed altre informazioni.

- Acqua Filtrata

L’acqua filtrata è il risultato dell’utilizzo di un’apparecchiatura professionale o di caraffe filtranti (osmosi inversa – filtri a carbone attivo – filtri a struttura composita – ecc.) finalizzato al trattamento dell’acqua potabile. Si tratta di sistemi che utilizzano delle cartucce, dette anche filtri, che riescono a trattenere le sostanze “inquinanti” restituendo acqua priva di tutte le sostanze nocive. L’acqua è quindi depurata dal cloro, dai pulviscoli, dalla ruggine delle tubazioni e da tutto ciò che ne può compromettere le caratteristiche di inodore, insapore e incolore. Sul mercato sono disponibili diverse apparecchiature e caraffe filtranti che sono in grado di ridurre sensibilmente la durezza dell’acqua e la percentuale di metalli nell’acqua corrente. È necessario però sottolineare che l’efficienza di una caraffa filtrante è legata alla manutenzione e al corretto utilizzo che ne vengono fatti.

Acqua potabile, minerale o filtrata: cosa è meglio bere?

È meglio bere acqua minerale perché essa contiene sali minerali che, insieme a piccole quantità di oligoelementi, possono conferire all’acqua particolari proprietà salutari. Essa viene imbottigliata così come sgorga dalla sorgente, senza subire nessun tipo di trattamento. Inoltre, è dotata di un’etichetta dove si possono controllare tutte le sue componenti, la provenienza ed altre informazioni. Inoltre le acque minerali sono le uniche che devono avere un apposito riconoscimento del Ministero della Sanità. Le acque potabili, invece, sono acque pubbliche che ottengono una concessione dallo Stato, dalle Regioni o dalle Provincie per essere immesse negli acquedotti.

Di Salvatore Galeone

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