Mangiare bene e restare idratati aiuta a essere felici alt_tag

Mangiare bene e restare idratati aiuta a essere felici

Due studi scientifici hanno dimostrato il rapporto tra corretta alimentazione, idratazione e felicità: ridurre il consumo di acqua causa malumore

MILANO – Oltre ai sentimenti, alle gratificazione personali, alle relazioni sociali e alle passioni individuali, per essere felice esiste anche un rimedio naturale. Mangiare e bere bene, infatti, è un semplice passo per uno stato d’animo più felice e rasserenato. A evidenziarlo sono due diversi studio scientifici che, come spiega HydrationLab, hanno provato il rapporto che c’è tra alimentazione, idratazione e felicità.

L’importanza dell’alimentazione

In uno studio pubblicata dall'American Journal of Public Health e condotto da ricercatori dell'Università inglese di Warwick in collaborazione con l'Università di Queensland in Australia, sono state seguite, per due anni, più di 12 mila persone, selezionate in modo casuale, che sono state invitate a tenere diari alimentari. Ad esser stati valutati sono stati anche una serie di parametri, come ad esempio i cambiamenti: casa, reddito, lavoro. Ne è risultato che, nell'arco di 24 mesi, le persone passate da quasi nessuna a 8 porzioni di frutta e verdura al giorno avevano sperimentato un aumento della soddisfazione di vita, pari a quella di trovare lavoro. Inoltre, l'aumento era incrementale rispetto a ogni porzione extra. E questo forse grazie - ipotizzano gli autori - ad una maggior assunzione di carotenoidi, gruppo di antiossidanti, che regala a frutta e ortaggi i caratteristici colori.

L’acqua aiuta il buon umore

In un'altra ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Appetite dopo aver valutato i cibi e le bevande, assunte per cinque giorni consecutivi, da 120 donne in buona salute, gli studiosi hanno osservato che chi beveva maggiori quantità di acqua totalizzava un punteggio migliore relativamente ad alcuni aspetti dell’umore, come ad esempio tensione, confusione, depressione. Una delle ipotesi avanzate per spiegare la possibile relazione tra basso consumo di acqua e stati d’animo negativi arriva – dicono gli autori della ricerca - da studi sugli animali: si è visto che la riduzione cronica del consumo di acqua può minacciare la funzione e l’integrità dei neuroni cerebrali, provocando anche alterazioni dell’umore.

di Alessandro Michielli

18 ottobre 2016

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