L'alimentazione e l'idratazione al tempo di internet: il progetto Amaranto Blook

L'alimentazione e l'idratazione al tempo di internet: il progetto Amaranto Blook

Per diffondere una sempre maggior cultura su ciò che mangiamo e beviamo, da qualche anno è partito un progetto di comunicazione sociale multimediale e multipiattaforma che è un viaggio online su scienza, alimentazione e sanità. L'obiettivo è creare conoscenza su temi delicati e a volte poco approfonditi dal grande pubblico...

I fondatori di questa iniziativa ci spiegano com’è nata l’idea di questo “viaggio online” 

Cos’è Amaranto Blook?

Amarantoblook è un progetto di comunicazione sociale multimediale e multipiattaforma nato nel 2009 da un'idea originale del giornalista e scrittore Mario Pappagallo che, lavorando da oltre trent’anni nel campo dell’informazione medico-scientifica e sanitaria sui media tradizionali, con amarantoblook persegue l’intento di far approdare le notizie anche sul web, nella convinzione che la divulgazione scientifica trovi la sua ragione d'essere soprattutto nell'interesse che il pubblico, e in particolare i giovani, dedicano a questo settore. Partito con un blook (libro in forma di blog) dedicato alla longevità, amarantoblook è un "viaggio" online dinamico ed esteso di comunicazione su medicina, sanità, scienza e alimentazione che accompagna le notizie nei molteplici porti e nodi della rete e quindi, muovendosi verso il lettore, si sviluppa sui più diffusi social network. Notevole seguito riscuotono ad esempio i tweet "live" dai congressi medici: un sistema per creare conoscenza "accidentale" nei luoghi di attrazione contemporanei. Il progetto si avvale sin dagli inizi della collaborazione di Antonella Santoro, comunicatore tecnico appassionata di internet ed editoria digitale. Le informazioni per seguire amarantoblook sul canale preferito sono accessibili dal profilo Google+ https://plus.google.com/116243242733413108133/about oppure è sufficiente digitare "amarantoblook" nei motori di ricerca.

Parlando di alimentazione, quanto sono attenti gli italiani a uno stile di vita sano e senza eccessi?

La recente indagine LIZ (Liquidi e Zuccheri in Italia), condotta dai medici di famiglia della Società Italiana di Medicina Generale(Simg) in collaborazione con Nutrition Foundation of Italy(Nfi), ha evidenziato che oltre un terzo degli italiani non fa attenzione alle calorie introdotte durante la giornata. In Italia inoltre la vera Dieta Mediterranea, che costituisce una delle migliori scelte sotto il profilo nutrizionale, viene spesso alterata da abitudini meno sane, come ad esempio un frequente ed eccessivo consumo di carne ed insaccati. Eppure le ricerche più attuali insegnano che una dieta ipocalorica è indispensabile per vivere a lungo in buona salute. È quindi importante migliorare l'educazione alimentare, in particolar modo a partire dall'infanzia. I nati oggi vivranno in media oltre cento anni: invecchiare rimanendo attivi e autosufficienti il più a lungo possibile permette di affrontare con serenità una vita sempre più estesa.

Perché e in che modo l’acqua inizia a entrare a far parte delle piramidi alimentari?

Il corpo umano è composto al 70 per cento di acqua e l’acqua interviene in tutti i processi metabolici cellulari ed extracellulari: essa è quindi indispensabile al benessere del nostro organismo. Per rispecchiare questa importanza basilare, la nuova piramide alimentare della Dieta Mediterranea, messa a punto nel 2009 dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione(INRAN), prevede proprio alla sua base il bere acqua: le linee guida raccomandano di assumere mediamente 1,5-2 litri di acqua al giornoPiù di recente sono stati ideati nuovi modelli come quello della doppia piramide alimentare e idrica, che misura l'impatto dei singoli alimenti in termini di consumo delle risorse idriche. Questa comparazione mostra che i cibi nutrizionalmente meno necessari e più grassi sono quelli che consumano più acqua, mentre gli alimenti della Dieta Mediterranea hanno un minore impatto. Se si considera che, nel mondo, oltre un miliardo di persone non ha accesso a risorse idriche sufficienti, la scelta alimentare e il consumo di acqua assumono una dimensione etica che non è più possibile trascurare.

L’Italia da sempre è in cima alle classifiche mondiali di consumo di acqua minerale. Quanta consapevolezza c’è nel nostro Paese sul valore dell’acqua minerale?

Il consumo di acqua minerale fa parte della cultura alimentare italiana: sussiste nel nostro Paese una netta preferenza per l'acqua confezionata rispetto ad altre bevande meno sane e meno adatte ad accompagnare i piatti della nostra gastronomia. La scelta basata sul gusto andrebbe però ampliata e indirizzata tenendo conto da un lato delle caratteristiche che contraddistinguono una determinata acqua minerale, e dall'altro delle esigenze nutrizionali di chi la consuma e della fase di vita in cui si trova. A tal fine, leggendo l'etichetta apposta obbligatoriamente su ogni bottiglia di acqua minerale è possibile trarre numerose informazioni: dalla collocazione della sorgente al contenuto di sali minerali, dal pH ad eventuali proprietà salutari. Si tratta di un semplice gesto che può aumentare la consapevolezza del consumatore.

aggiornato il 28 gennaio 2014