MILANO - “Waterlicht” è un percorso artistico che serve a far riflettere sulle conseguenze dei cambiamenti climatici. Il suo creatore, l’artista olandese Daan Roosegaarde, è specializzato nella realizzazione di istallazioni che, sfruttando in modo sapiente arte e luce, creano luoghi in grado di connettersi con le persone. Egli crede che la “buona arte” e il “buon design” siano qualcosa di esteticamente affascinante e possano al contempo affrontare i problemi ambientali che minacciano il Pianeta.
L’artista Daan Roosegaarde
"Vediamo già gli effetti del cambiamento climatico, che ci piaccia o meno", ha affermato l'artista, la cui opera Waterlicht viene presentata questa settimana alla Columbia University, location dell’esposizione. Attraverso questa installazione, i visitatori possono immaginare come sarebbe la vita sotto i 3 metri d'acqua, mentre, al di sopra, l'umanità si trova a fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico. Waterlicht si pone l’obiettivo di guidare i visitatori attraverso un "diluvio virtuale". Definita da Daan Roosegaarde come "la luce del nord dei Paesi Bassi", l'installazione – che rimane per tre notti nel campus dell’università newyorkese – è stata progettata per creare l'impressione di essere nel mezzo di una alluvione. Roosegaarde ammette che può essere un’esperienza a tratti spaventosa, ma ha anche affermato: "Spero che renda la gente curiosa di avvicinarsi ad un’ideale di mondo futuro in cui non si teme la potenza dell’acqua ma si impari a vivere con essa in un modo nuovo. “
Un progetto per sensibilizzare sulla natura con l’arte
Un quarto dei Paesi Bassi si trova sotto il livello del mare e circa il 55% del territorio è suscettibile di inondazioni, spinti da questa problematica, gli architetti olandesi, si sono specializzati nella progettazione di impianti di gestione dell’acqua. Portare Waterlicht nel campus della Columbia University è stata un'idea di Carol Becker, decano della Scuola delle Arti. L'installazione fa parte dell'’Anno dell'Acqua’, una iniziativa che utilizza l'arte per creare un collegamento tra le persone e questa importante risorsa. Becker dice di aver osservato come le persone sembrino prendere più seriamente gli effetti e le conseguenze dei cambiamenti climatici. "Mi sono interessata all’artista dal punto di vista umano, poi al suo progetto. Quando qualcuno crea bellezza, impiegando la tecnologia come strumento e capisce che la natura e l'uomo devono interagire costantemente, merita attenzione”. Roosegaarde, che ha usato in passato le sue innovazioni per migliorare le aree urbane e la qualità della vita, spera che Waterlicht faccia riflettere sul futuro. "Penso che la bellezza dell’arte sia proprio questa: può mostrare un mondo futuro. Spero che sia di ispirazione ad essere più positivi e più attivi nella soluzione invece di aspettarne le conseguenze. Se non possiamo immaginare un futuro migliore, non ci arriveremo" ha aggiunto.
di Stefania Ghezzi
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