Milano Design Week 2014, l'acqua protagonista del design

Milano Design Week 2014, l'acqua protagonista del design

In occasione del Salone del Mobile 2014 abbiamo intervistato l'architetto vicentino Carlo Dal Bianco, autore di un'opera che ripercorre il valore dell'acqua come nutrimento dell'uomo ed elemento primordiale della vita...

L'archiettetto vicentino Carlo Dal Bianco: “L’acqua è un bene prezioso che va valorizzato”

MILANO – Carlo Dal Bianco, architetto vicentino classe 1964, è protagonista in questi giorni al Fuorisalone con una spettacolare installazione, “Acheloo”, un mosaico che costituisce una riflessione sul valore dell’acqua come elemento fondamentale nell’esistenza dell’uomo e del pianeta. Abbiamo chiesto all’architetto di spiegarci come è nata l’idea di realizzare quest’opera e di come possano essere legati i temi dell’acqua, del design e dell’architettura.

Come ha ideato quest’opera e perché si è focalizzato sul valore dell’acqua?

Sono stato invitato da Mosaico +  a realizzare un’opera per un’iniziativa realizzata dall’università Ca’ Granda. Il tema di quest’anno era legato alla nutrizione. Non volevo realizzare un’opera che fosse legata alla “morale”, e quindi alla fame nel mondo. Ho preferito quindi sviluppare l’argomento della nutrizione della terra e dell’uomo in senso esteso. Sono partito dalla domanda “Qual è l’elemento che nutre ogni uomo?” Così l’idea è caduta sul tema dell’acqua, elemento principale della vita, e dunque mi sono focalizzato su questo principio. In particolare sull’acqua sorgiva perché è pura. L’obiettivo che mi sono posto è stato quello di dare un messaggio chiaro volto alla sacralità dell’acqua, perché questo prezioso elemento torni nella coscienza delle persone come bene unico ed insostituibile. E da qui dunque l’idea di utilizzare e riscoprire un’icona mitologica, Acheloo, dio fluviale, divinità molto adorata proprio per il messaggio di purezza legato all’acqua che dava.

Lei ha rappresentato il valore simbolico dell’acqua attraverso le tessere di questo mosaico. Come si può sposare questo elemento nelle nuove tendenze del design?

Molte aziende stanno facendo allo stato attuale un buon lavoro sulla percezione dell’acqua. L’acqua è quasi diventata “di moda” in tavola, c’è una ricerca anche nel design della bottiglia. L’acqua è quindi simbolo di purezza ed è quasi una ricerca, forse inconscia, di volontà di tornare all’essenza.  Questo è proprio un po’ il messaggio che intendo comunicare attraverso la mia opera.  Fondamentale è  l’attenzione che dobbiamo tornare a dare all’acqua, perché è il nutrimento primo di qualsiasi essere vivente, che sia un vegetale, un animale o l’essere umano stesso.

Ritiene che l’acqua possa influenza anche le nuove tendenze dell’interior design?

Se andiamo indietro nel tempo, a partire dalla domus romana, l’acqua è stata sempre presente.  Si tratta di un elemento primario che è sempre stato, sin dalle origini, un elemento che ha condizionato anche lo spazio interno della casa. Ne sono un esempio le vasche interne per la raccolta dell’acqua piovana. Il suono dell’acqua è un suono ancestrale, in grado di rilassare. Il ritmo, la frenesia e la bramosia di produrre oggetti nuovi che ci richiede la nostra società è esattamente l’opposto rispetto al ritmo e allo scorrere dell’acqua. Per quanto concerne invece le forme, mi sembra ci sia un ritorno all’armonia dettata dall’acqua, attraverso sagome arrotondate e morbide. 

aggiornato il 9 aprile 2014