Valentina Forzese spiega l'opera "ACQUA - la monografia liquida

Valentina Forzese spiega l'opera "ACQUA - la monografia liquida

Intervista alla responsabile editoriale di "IMAGINARIUM - Monografie Visionarie", webzine trimestrale indipendente e multidisciplinare che indaga sulla relazione fra immaginazione e pratiche artistiche, spiega l'idea di dedicare un numero all'acqua come risorsa in grado di ispirare l'arte...

Intervista alla responsabile editoriale di “IMAGINARIUM – Monografie Visionarie”

Come nasce l’idea di questa opera e in cosa consiste?

Come cita il nostro Manifesto, l’idea nasce dalla voglia di sperimentare e di indagare la dimensione esistente fra il reale ed il possibile.

“Imaginarium – monografie visionarie” è una webzine trimestrale indipendente e multidisciplinare sulla relazione fra immaginazione e pratiche artistiche. Ciascuna monografia è un’opera tematica in cui il mood conduttore viene osservato da più punti di vista.

Quali valori intende veicolare quest’opera?

L’importanza del margine: crediamo che la settorialità sia solo una comodità logistica. E che essere visionari  sia quello stato mentale per cui si accettano i limiti geografici ed ecologici, politici ed economici, tecnologici ed etici, ma si progetta tutti i giorni di scavalcare il confine. Similarmente al fluire incessante di un fiume.

In che modo l’Acqua può ispirare l’arte?

Abbiamo scelto, quest’anno, di approfondire l’argomento delle forze naturali perché ci siamo chiesti quanto limitata potesse essere la nostra conoscenza in merito nonostante queste governino il nostro pianeta. Attraverso la monografia “ACQUA” ci siamo lasciati trasportare dal valore della liquidità come metafora della creazione. Scorrendo da un punto d’osservazione disciplinare all’altro (architettonico, mitologico, letterario, cinematografico, ecc.), abbiamo scoperto nell’acqua un caleidoscopio di ispirazioni e di lezioni da imparare: dal senso di profondità alla paura, dall’essere osservatori silenziosi  al diventare complici con ciò che ci circonda, dalla sensualità alla capacità di trasformazione, dalla pazienza all’impetuosità, dal senso di libertà a quello di pressione, dal concetto di risorsa primaria a quello di materiale del futuro; L’acqua è una grande maestra, anche d’amore.

Come l’arte può valorizzare questo prezioso elemento?

Prendendo spunto dal movimento delle onde: l’acqua si spinge verso una riva, bagnandola, influenzandone la morfologia, arricchendola, e poi segue il tipico ritorno, come se l’acqua “tirandosi indietro” ci sfidasse ad inseguirla. Allo stesso modo l’arte, che può usufruire dell’influenza e delle ispirazioni donategli dall’acqua, può cogliere la sfida del “ritorno” e restituire a questo elemento l’attenzione che merita, inseguendone tutti i significati per scoprire e divulgare aspetti dell’acqua che ancora non conosciamo. Apprezzandola anche come mistero che si perpetua.

aggiornato il 15 luglio 2014