Scolpire l'acqua? Ecco la tendenza lanciata da Shinichi Maruyama

Scolpire l'acqua? Ecco la tendenza lanciata da Shinichi Maruyama

Scolpire l'acqua può sembrare un controsenso, tuttavia il giapponese Shinichi Maruyama è in grado di plasmarla, immortalando poi le sue opere fotograficamente. Liquid splash, è il termine tecnico con cui egli descrive la propria tecnica artistica, che è diventata tendenza ed è riuscita a fare il giro del mondo...

Inchiostro nero e acqua, l’essenza delle water sculpture dell’artista giapponese Shinichi Maruyama.

MILANO -  Sempre più artisti contemporanei hanno una vera e propria ossessione per l’acqua, elemento col quale è possibile creare dei veri e propri capolavori grazie ai pattern sempre diversi che emergono usando una buona creatività e un’altrettanto buona perizia tecnica. Il risultato è una vasta gamma di spettacolari figure astratte, eteree, floreali, immortalate in un singolo istante del loro divenire, dai loro autori. Tra questi, l’artista e fotografo giapponese Shinichi Maruyama, affermato ed apprezzato in tutto il mondo grazie alle sue water sculptures.

WATER SCULPTURES - Shinichi Maruyama ha creato le sue opere sfruttando l’interazione tra inchiostro e acqua. Influenzato dai suoi studi sul movimento del corpo e supportato dalla tecnologia di apparecchiature all’avanguardia con tempi di posa velocissimi, l’artista ha tratto la sua arte dalla collisione tra liquidi. Il risultato è sorprendente: Maruyama ci mostra nei suoi scatti il momento esatto in cui getti d’acqua e inchiostro nero si fondono in eleganti coreografie sospese a mezz’aria. Egli riesce infatti a catturare l’istante esatto in cui i due liquidi si incontrano prima di mischiarsi tra loro. Il tutto avviene in una frazione di secondo impossibile da cogliere ad occhio nudo, ma che qui viene invece congelata regalandoci uno spettacolo davvero inusuale.

LE ORIGINI DELLA LIQUID SPLASH - Liquid Splash, è questo il nome scelto dall’affermato fotografo per definire la sua arte. Influenzato dalle antiche tradizioni giapponesi e dopo uno studio minuzioso dei movimenti Shinichi Maruyama attraverso i suoi scatti fotografici ci propone opere di arte inesistenti, qualcosa che prende vita in quella frazione di millisecondo e che scompare immediatamente dopo. Queste le sue parole: “In quanto fotografo, il mio lavoro è inconsciamente influenzato dal giapponese senso della bellezza. Tale senso è ricondotto al Wabi-sabi, cioè la bellezza dell’imperfezione e della raffinata eleganza”.

LA BELLEZZA DEL CASO - Il suo scopo, quello di offrire ai propri spettatori l’esperienza di un processo chimico e fisico di straordinaria suggestione, giocando sulla meraviglia della casualità e dell’imperfezione. Nessuno infatti, tanto meno l’artista stesso, può sapere esattamente in che modo i due liquidi si scontreranno e quali giochi di forme e colori assumeranno. Tutto viene lasciato al caso, che si rivela un eccellente coreografo, capace di riprodurre un’atmosfera davvero magica.

Aggiornato il 15 luglio 2013