Curon, storia e leggenda del campanile che emerge dal lago - In a Bottle

Curon, storia e leggenda del campanile che emerge dal lago

Su Netflix è disponibile una nuova serie tv italiana, Curon, ambientata nello scenario suggestivo del lago di Resia caratterizzato dal suo campanile sommerso

MILANO – Curon è un paesino in provincia di Bolzano, vicino al confine tra il Trentino-Alto Adige e l’Austria. Il suggestivo centro è il luogo in cui è ambientata la nuova serie italiana prodotta da Netflix, chiamata appunto Curon. Si tratta di un paesaggio da cartolina grazie al campanile solitario che emerge al centro del lago artificiale di Resia su uno sfondo montano, davanti alle maestose montagne di Vallelunga. Sembrerebbe l’effetto di una calamità naturale, ma non è così.

L’origine del lago artificiale

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, lo Stato Italiano decise di realizzare una diga presso il villaggio di Curon per la costruzione di un bacino imbrifero artificiale atto alla produzione di energia idroelettrica. Prima della costruzione della diga esistevano due laghi naturali: quello di Curon e quello di Resia. Questi due specchi d’acqua sono stati uniti proprio con la realizzazione della diga, realizzata nel 1950, che ha permesso di generare un unico lago artificiale sommergendo la zona dei paesini di Resia e Curon e portando il livello dell’acqua a 22 metri di profondità. Ben 677 ettari di terreno furono sommersi.

Oggi la nuova Curon si trova sulla riva del grande lago di Resia, sul lato orientale della valle ed è diventato un centro per il turismo invernale.

La leggenda del campanile di Curon

Dalle acque del lago artificiale emerge il campanile risalente al 1357. Sotto la tutela dei Beni culturali, esso ha un grande valore simbolico, essendo l’unico edificio superstite del villaggio originale di Curon, a ricordare quello che un tempo c’era lì sotto.

Ben prima che diventasse uno scenario per serie tv, attorno a Curon sono nate alcune leggende: la più famosa riguarda i rintocchi delle campane che si udirebbero la notte, nonostante quest’ultime siano state rimosse. Secondo la leggenda, il suono delle campane sarebbe presagio di sventura per chi le ascolta, soprattutto durante i mesi invernali, quando la superficie del lago gela completamente.

di Rossella Digiacomo

Source: Adobe Stock

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