In Italia 14mila beni culturali esposti a rischio frane e 28mila ad alluvioni

In Italia 14mila beni culturali esposti a rischio frane e 28mila ad alluvioni

Secondo ISPRA e ISCR sono quasi 14.000 i Beni Culturali archeologici ed architettonici esposti a rischio da frana, 28.483 i beni esposti ad alluvioni con tempo di ritorno fino a 200 anni e 39.025 quelli esposti ad alluvioni rare, ma di estrema intensità con tempo di ritorno fino a 500 anni...

Lo rileva uno studio incrociato di ISPRA e ISCR

MILANO – Negli ultimi decenni, il degrado dei materiali esposti all’aperto ha subito un’accelerazione e in generale è stato registrato un incremento della velocità con cui alcuni processi, coinvolti nel degrado, evolvono nel tempo. L’inquinamento atmosferico è risultato un fattore di pressione determinante per le superfici dei monumenti esposti all’aperto, ma anche il dissesto idrogeologico mette a rischio una buona parte del patrimonio artistico italiano. Ecco cosa ha rilevato uno studio di ISPRA e ISCR.

I DATI– Sono quasi 14.000 i Beni Culturali archeologici ed architettonici esposti a rischio da frana, 28.483 i beni esposti ad alluvioni con tempo di ritorno fino a 200 anni e 39.025 quelli esposti ad alluvioni rare, ma di estrema intensità con tempo di ritorno fino a 500 anni. Tali dati derivano dall’elaborazione delle seguenti banche dati: Beni Culturali Vincoli In Rete (VIR), curata dall’ISCR; Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (Progetto IFFI) realizzato dall’ISPRA e dalle Regioni e Province Autonome; mosaicatura delle aree a pericolosità idraulica (D. Lgs. 49/2010 di recepimento della Direttiva Alluvioni) redatte dalle Autorità di Bacino, Regioni e Province Autonome.

ALLUVIONI E FRANE– Dalle elaborazioni emerge che, relativamente alle alluvioni, nel comune di Roma i Beni Culturali immobili esposti a rischio idraulico con tempo di ritorno fino a 500 anni sono 2.204 e l’area inondata comprenderebbe anche il centro storico (Piazza Navona, Piazza del Popolo, Pantheon). Nel comune di Firenze, i beni immobili esposti a rischio idraulico con tempo di ritorno fino a 200 anni risultano 1.145, tra cui la Basilica di Santa Croce, la Biblioteca Nazionale, il Battistero e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Per quanto riguarda le frane, numerosi sono i borghi storici interessati da fenomeni di dissesto, quali ad esempio Volterra (PI) con il crollo di una porzione delle mura medievali nel 2014, Civita di Bagnoregio (VT) e Certaldo (FI). Negli ultimi anni diversi borghi sono stati oggetto di interventi di consolidamento e riduzione del rischio idrogeologico.

aggiornato il 17 marzo 2015