Antonio Jannacci, l'avvocato convertito al fascino del PET

Antonio Jannacci, l'avvocato convertito al fascino del PET

Antonio Jannacci è un avvocato pugliese dallo spiccato estro creativo. Con il tempo ha lasciato da parte pratiche e faldoni per dedicarsi alla modellazione delle bottiglie in plastica riciclata. Nelle sue mani il PET diventa un materiale prezioso da trasformare e valorizzare per combattere gli sprechi e riciclare i rifiuti...

Le sculture in PET di Antonio Jannacci  per un riciclo intelligente

MILANO - Antonio Maria Jannacci vive e lavora a Rignano Garganico, in Puglia. Dopo gli studi classici si laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Nonostante la formazione da giurista e l’esercizio della professione di avvocato, si dedica ad attività che esulano dalle sue competenze di diritto civile, penale e amministrativo. La scultura e la pittura sono infatti le sue due grandi passioni. Un blog ArteNetWork, Facebook ed un sito internet in progress sono i canali con cui  mostra al pubblico i suoi originali lavori realizzati con la plastica riciclata.

LE SCULTURE IN PET - Antonio Maria Jannacci adora lavorare con la plastica, nelle specifico con le bottiglie in PET, che considera e definisce il più nobile dei materiali sintetici. Ritiene infatti la plastica il simbolo del tempo in cui vive. Per questo proprio con le vecchie bottiglie di plastica riciclata, che altrimenti andrebbero ad accrescere il mare di rifiuti del nostro Paese, realizza opere colorate e suggestive. La sua “Collection Casa” comprende una serie di oggetti di originale design. Colori lucidi e brillanti, forme allungate e dinamiche. Soprammobili quindi che non sono semplici oggetti decorativi. Ma che diventano  un modo per sensibilizzare gli osservatori e favorire un diverso approccio alla realtà, volto al rispetto dell’ambiente e dell’ecologia. Il riciclo della plastica grazie all’ impegno di Jannacci infatti è il mezzo per dare sfogo ad una creatività più green.

LA PITTURA - Jannacci dedica particolare interesse anche alla pittura che infatti è uno dei mezzi espressivi preferiti dal creativo pugliese.Una raccolta realizzata nel 2010 visibile sul suo blog ArteNetWork, s’intitola “Gente Metropolitana”: persone immortalate in ambienti urbani diventano  protagoniste delle sue tele. Colori e vibrazioni espressi dal tocco sapiente dell’artista che riesce ad esprimere con sapienti pennellate le dinamiche, le tensioni gli scenari tipici dell’ambiente cittadino.

IL PENSIERO - Per Antonio Jannacci la plastica diventa fonte di infinite ispirazioni artistiche. Predilige riciclare bottiglie di plastica perché esse contengono il materiale più prezioso per la vita umana: l’acqua. Quindi considera le vecchie bottiglie in PET nobili oggetti. Puliti, trasparenti ed igienici che possono essere trasformati.Per l’artista ogni singolo involucro diventa una materia con cui creare. Riesce infatti a realizzare la metamorfosi di un contenitore che da scarto e rifiuto diventa oggetto d’arte. Jannacci considera il PET il simbolo dei tempi moderni perché figlio del petrolio che è attualmente una delle fonti di energia per eccellenza. Il riciclo della plastica e la sua utilizzazione creativa sono i modi con cui l’artista pugliese si oppone e denuncia lo spreco ed il consumismo sfrenato che affondano le loro radici nella mentalità degli anni 80. I suoi lavori hanno l’intento di trasmettere la speranza e la fiducia per un futuro migliore e più pulito che si orienti al rispetto dell’individuo e della natura che lo circonda.

25 ottobre 2012