"Dove non si tocca", a Novara una mostra dedicata all'acqua

"Dove non si tocca", a Novara una mostra dedicata all'acqua

Ha aperto i battenti allo Spazio Museale Palazzo Tornielli di Ameno (Novara), la nuova mostra "Dove non si tocca", a cura di Gabi Scardi. Elemento artistico ispiratore l'acqua, metafora esistenziale grazie al suo fluire ininterrotto, tema cruciale della contemporaneita', capace di rappresentare sia la sicurezza che la precarieta'...

L’acqua, protagonista d’arte e simbolo cruciale della contemporaneità

AMENO (NO) –  Dal 26 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014, prende il via allo Spazio Museale Palazzo Tornielli di Ameno, in provincia di Novara, la mostra contemporanea a cura di Gabi Scardi dal titolo “Dove non si tocca”.

LO SCOPO - Il filo comune che lega le opere in esposizione è l'acqua, elemento che connota in modo forte il territorio in cui si trova lo spazio museale. Il progetto si propone inoltre di affiancare al Museo Tornielli di Ameno, sede espositiva museale istituzionale, i piccoli musei del territorio, tra cui il Museo del Rubinetto di San Maurizio d'Opaglio, per valorizzarli coinvolgendoli nell'allestimento.

GLI ARTISTI - La mostra, curata da Gabi Scardi, è promossa dall’associazione culturale Asilo Bianco, nell’ambito del progetto di valorizzazione Cuore Verde tra Due Laghi, sostenuto da Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte, Provincia di Novara e comuni aderenti. Tra gli artisti in mostra Carlo Benvenuto, Johanna Billing, Lorenzo Casali e Micol Roubini, Marta Fernandez Calvo, Michael Fliri, Meri Gorni, Roni Horn, Talia Keinan, Shin II Kim, Claudia Losi, Isola Norzi, Giovanni Ozzola, Jessica Stockholder, Studio Orta, Eugenia Vanni.

L’ACQUA SECONDO GABI SCARDI - “È ovunque, dentro di noi e intorno a noi; è irriducibile: simile e diversa, avvolgente e pericolosa, duttile, ma incontrollabile. Elemento archetipico per eccellenza, capace di rappresentare sia la sicurezza che la precarieta', l’acqua è metafora di una condizione generativa: elemento da cui iniziamo, il suo flusso è quello, ininterrotto, dell’esistenza. Rappresenta quindi l’interdipendenza e la vitalita’ a livello simbolico, ma non solo: è uno dei temi cruciali della contemporaneita’. Milioni di persone ne soffrono gravemente la mancanza, fino a rischiare la sopravvivenza e la guerra per l’acqua rischia di contrassegnare il futuro. Acqua potabile, acqua pubblica e acqua privata, riserve, fornitura, distribuzione sono i termini di una questione, letteralmente, vitale”, queste le parole di Gabi Scardi, curatore della mostra in riferimento all’acqua, elemento ispiratore delle opere esposte nello spazio museale.

aggiornato il 10 ottobre 2013