Una corretta idratazione aiuta a superare la stagione influenzale

Daniel Neides, direttore medico del Wellness Institute alla Cleveland Clinic, spiega che la stagione influenzale non è ancora finita e che il “peggio” deve ancora venire. Stare a letto non sempre è necessario: quello che è importante per vincere i virus è un’attenzione alla corretta idratazione

E’ molto più importante del riposo a letto

MILANO – Ci sono ancora un paio di settimane alla fine della stagione influenzale che quest’anno è stata più dura del previsto a causa di un ceppo molto resistente. Per i casi acuti i medici di solito raccomandano il riposo a letto ma, come spiega sul Wall Street Journal Daniel Neides, direttore medico del Wellness Institute alla Cleveland Clinic, quello che più aiuta a vincere i virus è l’attenzione alla corretta idratazione.

PERCHÉ STARE A CASA? – "Mentre si sta combattendo una infezione, il sistema immunitario è “occupato” ed è suscettibile di altri contagi – afferma il dott. Neides – E 'difficile combattere una guerra su due fronti. Il punto è di non affaticare il sistema in modo da poter concentrare tutta la forza necessaria su un’unica battaglia”. Qualunque attività fisica, dunque, è sconsigliata. Questo perché, spiega Neides, quando ci esercitiamo alziamo la temperatura corporea e l’abbondanza degli organismi “indesiderati” all’interno del nostro corpo aumentano in maniera più veloce.

L’IMPORTANZA DELL’IDRATAZIONE– Per tornare in buona forma è fondamentale seguire una nutrizione equilibrata e restare ben idratati. Se non si seguono queste indicazioni, ha specificato l’esperto, per ogni giorno che si è sotto influenza ne occorrono 3 per recuperare. Questo vuol dire che per ogni settimana di malattia ne occorrono 3 perché i livelli di energia tornino a livello ottimale e il corpo riprenda a funzionare in maniera regolare. In buona sostanza, dunque, la miglior ricetta per battere l’influenza è non andare a lavoro e idratarsi correttamente. Anche perché, un corpo debilitato e alle prese con lo stress lavorativo produce più facilmente il cortisolo – l’ormone dello stress appunto – che può influenzare negativamente  la funzione dei globuli bianchi che aiutano con l'immunità.

aggiornato il 13 marzo 2015