Al MEF di Torino va in mostra la plastica d'autore

Al MEF di Torino va in mostra la plastica d'autore

Si tratta di una selezione di 600 pregevoli oggetti in plastica provenienti dalla collezione della Fondazione Plart, che raccontano la storia di un materiale giovane, ma dalle molteplici forme, che ha fa parte della nostra quotidianità...

Oltre 600 oggetti da collezione raccontano la storia della plastica

TORINO –  Il MEF di Torino ospita fino al 21 giugno 2015 la mostra Plastic Days, curata da Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Si tratta di una selezione di 600 pregevoli oggetti in plastica provenienti dalla collezione della Fondazione Plart, che raccontano la storia di un materiale giovane, ma dalle molteplici forme, che ha pervaso la nostra quotidianità.

IL MESSAGGIO– Gli oggetti in mostra rappresentano un’articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo. Prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume.

IL PERCORSO– Il percorso espositivo è organizzato per macro-aree tematiche che attraversano la storia delle plastiche: dalle pre-sintetiche, utilizzate nell’Ottocento e caratterizzate da un sapore quasi alchemico, a quelle più contemporanee che aspirano a svincolarsi dalla dipendenza dal petrolio, passando per le plastiche che hanno fatto grande il nostro paese: il Moplen, i giocattoli, le icone del design internazionale e gli oggetti della quotidianità domestica un tempo posseduti dalla maggior parte delle famiglie.

MADE IN ITALY– Nella sezione “L’innovazione del Made in Italy” spazio al Moplen (il polipropilene scoperto da Giulio Natta  e prodotto da Montecatini, poi Montedison) e al periodo d’oro del design degli anni Cinquanta e Settanta, testimonianza di come questi materiali abbiano consentito al Made in Italy di realizzare oggetti di grande funzionalità, che hanno arredato la maggior parte delle case italiane e di cui non si conosce la paternità, così come insuperate icone presenti nel nostro immaginario.

aggiornato l'11 marzo 2015