L’illusione dell’acqua in mostra al Brooklyn Bridge Park

L’illusione dell’acqua in mostra al Brooklyn Bridge Park

Si chiama “Please Touch The Art” ed è una mostra che l’artista danese Jeppe Hein esporrà dal prossimo maggio fino ad aprile 2016 a Brooklyn Bridge Park. Il lavoro concettuale prevede anche una muri e colonne d’acqua interattive attraverso cui gli spettatori possono camminare

Fino ad aprile 2016 a New York l’esposizione dell'artista danese Jeppe Hein 

NEW YORK – Il titolo della mostra è “Please Touch The Art” e mai definizione fu più azzeccata. Tra illusioni e scherzi ironici, l’artista danese Jeppe Hein si prenderà beffe dei visitatori del Brooklyn Bridge Park dove, dal prossimo maggio ad aprile 2016 esporrà una serie di sculture che anziché marcare la distanza tra un’opera e il pubblico puntano a rendere l’arte interattiva. E in questo esperimento artistico l’acqua assume un ruolo di primo piano.

APPEARING ROOMS

Colonne d’acqua sparate in alto a creare muri e stanze attraverso cui intrappolare gli spettatori. Le “stanze che appaiono” sono infatti virtuali e vengono costruite in base a getti d’acqua pensati per costruire un vero e proprio labirinto dentro cui districarsi. In linea con il titolo della mostra, l’artista invita toccare l’arte e spinge gli spettatori ad attraversare le stanze preparandosi a un bagno di divertimento. Questa creatività stata precedentemente esposta mostre presso la Hayward Gallery a Londra, Art Basel a Basilea, Art Basel a Miami Beach, e al Perth International Arts Festival in Australia.

LABIRINTI

Un altro filone dell’esposizione riguarderà un “labirinto di specchi” attraverso il quale i visitatori potranno perdersi ma godendo il paesaggio circostante dalla skyline di Manhattan al verde del Brooklyn Bridge Park. Quest’opera rappresenta la sintesi tra arte, architettura e tecnologia e unisce la forza dell’acciaio all’illusorietà degli specchi e alla bellezza di New York. Ha spiegato Nicholas Baume, curatore della mostra: “Fin dall’inizio Jeppe Hein ha preso spunto dalla natura per concepire opere appositamente pensate per lo spazio pubblico. Fantasioso, capriccioso e irriverente, trasforma le aspettative della gente in opere d’arte che possono toccare con mano”.

aggiornato il 15 aprile 2015