L’acqua come simbolo di libertà, capace di rivelare le nostre emozioni. Il bisogno di lasciarsi andare ad essa per poterci emozionare
MILANO - La fotografa Susanna Majuri, recentemente in mostra alla MC2 Gallery Contemporary Art, ha scoperto sin da subito quanto il riflesso dell’acqua possa realmente mostrare quello che di celato vi è dentro di noi. Il turchese, il suo colore preferito, il colore dell’acqua che le da ispirazione nel trasformare una fiaba in dolci immagini. In quasi tutte le sue opere donne sinuose accarezzano la natura portandoci quasi d’impatto a sognare, l’intento infatti è proprio quello di non aver paura dei sogni ma coltivarli, respirarli sino a poterli toccare.
I COLORI - La sua “Homeland” è visibile attraverso i meravigliosi accostamenti di colori, quasi come volesse regalare a pagine ingiallite di un vecchio libro di fiabe tonalità a tratti fredde ed altre completamente esuberanti, riportando una narrazione all’insegna della “calma magica”… liberi attraverso le emozioni che suscitano i colori di scoprire un nostro “happy end”.
LA NATURA - Pagina bianca indiscussa è senza ombra di dubbio la natura, la sua calma indissolubile e i suoi misteri riescono a sostenere il soggetto in qualsiasi situazione, portandolo in uno stato di grazia ma allo stesso tempo l’inquietudine . L’uomo e la natura si fondono per poter finalmente essere liberi di respirare, anche quando non pensiamo possa essere reale. “Abbracciare l’acqua” ci permette di abbracciare la vita, essere in grado di vivere i paesaggi che ci circondano pennellando a nostro piacimento con i nostri occhi. Essere in grado di nuotare anche non sapendo cosa significhi.
FOTOGRAFIA - Non è semplice scattare un’istantanea in grado di “fermare” l’immagine di tutto ciò che è visibile ai nostri occhi. Percepire profumi inebrianti, avere tra i capelli la brezza, ascoltare il rumore delle onde culla dei nostri pensieri più segreti, sono solo una piccola parte di tutto ciò che ci circonda. Susanna Majuri riesce però a farlo, ci regala la possibilità di respirare a pieni polmoni l’aria dei suoi luoghi, d’aver freddo e caldo nello stesso tempo, ci istiga a “tuffarci” attraverso lo specchio della nostra anima.
aggiornato il 14 febbraio 2013